Iglesias, gli studenti incontrano i giovani migranti

L’informazione sui fenomeni migratori e sull’accoglienza dei migranti è essenziale. Oggi ho visto ragazze e ragazzi attenti e concentrati. Per noi una grandissima lezione che ci ha fatto capire quanto i giovani siano sensibili e animati dal desiderio di capire e approfondire questioni complesse che riguardano il presente e il futuro di tutti”


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L’informazione sui fenomeni migratori e sull’accoglienza dei migranti è essenziale. Oggi ho visto ragazze e ragazzi attenti e concentrati. Per noi una grandissima lezione che ci ha fatto capire quanto i giovani siano sensibili e animati dal desiderio di capire e approfondire questioni complesse che riguardano il presente e il futuro di tutti”.
Lo ha detto l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu al termine dell’incontro, a Iglesias, con gli studenti e i docenti degli istituti superiori “Giorgio Asproni” e “Enrico Fermi” che si è svolto nell’Aula Magna del “Minerario”, una scuola aperta nel 1871, memoria storica dell’industria estrattiva, oggi proiettata in nuovi scenari per trasferire ai giovani competenze più in sintonia con le esigenze del mercato del lavoro.
Sono intervenuti, oltre all’assessore, Angela Quaquero, delegata del presidente Pigliaru sul tema dell’accoglienza dei migranti, Maria Romina Lai, dirigente scolastico dei due istituti, il sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo, Angely Poullette Stefano Arnaez, assistente Progetto Easo Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, la mediatrice culturale Genet Woldu Keflay e il presidente dell’associazione Casa Emmaus Fernando Nonnis. Erano presenti alcuni ragazzi ospiti proprio di Casa Emmaus che accoglie 32 migranti, alcuni dei quali minori.
Nell’incontro, in particolare, sono stati presi in considerazione gli aspetti riguardanti le condizioni di disagio vissute dai minori non accompagnati e dalle donne, che nella terra d’arrivo cercano di costruirsi una nuova vita.
“La vera integrazione si realizza -ha spiegato l’assessore Spanu- nel momento in cui chi viene da molto lontano guarda un luogo con gli occhi di chi ci vive. E’ un traguardo e una sfida che richiede impegno e lavoro corale a diversi livelli. Dal livello più alto, quello statale, sino ai territori in cui sono impegnati tanti qualificati operatori. La Regione, che pure non ha una competenza primaria su questa delicata materia, sta lavorando, con il fondamentale sostegno di molti Comuni e associazioni, per rendere più spedito il cammino. Stiamo potenziando il sistema dell’accoglienza diffusa, mirata sui bisogni delle persone e non sui grandi numeri, un’accoglienza equilibrata che sappia rispondere alle esigenze dei richiedenti asilo e alle istanze delle popolazioni. Abbiamo avviato iniziative di sensibilizzazione nello sport, con la manifestazione “Diamo un calcio all’intolleranza”, e nel mondo della scuola, attraverso gli incontri con gli studenti. Sono in via di attuazione -ha aggiunto l’esponente della Giunta- i primi progetti di volontariato sociale con i quali i migranti possono offrire un prezioso contributo alle comunità che li ospitano; Abbiamo poi dato impulso ai rapporti di cooperazione con la sponda sud del Mediterraneo e con i paesi dell’Africa sub-sahariana per aiutare i giovani africani a casa loro rendendo più solide le economie delle terre di origine”.
Gli studenti, alla conclusione del confronto, con taccuino e telecamera, hanno svolto il ruolo di reporter, come già avevano fatto, lo scorso 27 maggio, i giovani dell’istituto “Primo Levi” di Quartu. Sulla base delle notizie raccolte durante l’incontro hanno infatti intervistato i relatori per poi realizzare un video che sarà proposto nel sito istituzionale della Regione e nel sito della loro scuola.