I segni dell’anello del fidanzato nelle ferite della povera Manuela

Emerge nelle indagini un particolare che fuga anche i dubbi degli oltranzisti: i segni di un grosso anello nelle ferite riportate dalla povera Manuela Picci, la giovane fidanzata pestata a sangue a Sant’Elia. L’anello che secondo gli inquirenti indossava proprio lui, Riccardo Madau, prima di colpirla ripetutamente e mandarla in coma


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Emerge nelle indagini un particolare che fuga anche i dubbi degli oltranzisti: i segni di un grosso anello nelle ferite riportate dalla povera Manuela Picci, la giovane fidanzata pestata a sangue a Sant’Elia. L’anello che secondo gli inquirenti indossava proprio lui, Riccardo Madau, prima di colpirla ripetutamente e mandarla in coma, prima di gettarsi dal cavalcavia togliendosi la vita, forse credendo che fosse morta. L’anello che lui i ndossava nella mano d3estra. Mentre nessun riscontro può ipotizzare la presenza di una terza persona sulla scena del delitto. Pochi dubbi, dunque, nelle indagini condotte dal pm Diana Lecca. La ragazza fortunatamente sta meglio ed è fuori pericolo, presto potrebbe essere lei a raccontare la verità.


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