Guerra del latte, i pastori sardi rilanciano: “80 centesimi subito e un euro entro fine stagione”

In mille all’assemblea di Tramatza, “no” ai settantadue centesimi proposti da Pigliaru e Centinaio. La bozza di intesa che fissa a 80 cent la richiesta minima è stata approvata all’unanimità. E ora?


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“No” a 72, sì a ottanta centesimi per litro di latte. Eccola la proposta dei pastori sardi, a tre giorni di distanza dal tavolo convocato in prefettura a Cagliari – dal quale era scaturita l’idea dei 72 cent e di arrivare a un euro entro fine stagione – gli allevatori riuniti a Tramatza alzano la posta. Lo riporta l’Ansa. Rispedito al mittente, dunque, il possibile accordo maturato nel capoluogo sardo dopo otto ore di incontri serrati tra Centinaio, Pigliaru, Paci, gli industriali, le cooperative e la rappresentanza dei pastori.
 
Bisogna vedere, adesso, come evolverà la situazione. Molti allevatori stanno continuando a versare il latte in terra per protesta, e entro oggi dovrebbe arrivare la “iniezione” milionaria della Regione e del Governo, con cinquanta milioni di euro messi a correre per bloccare la quantità in eccesso di Pecorino Romano e “calmare” il prezzo di vendita del formaggio.


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