Giuseppe di Assemini, la gioia del diploma a 50 anni: “Mai darsi per vinti”

Giuseppe Melis, impiegato di giorno e studente al Mattei di Decimomannu la sera, conquista il diploma in Ragioneria e marketing finanziario: “Bisogna sempre mettersi in gioco, guai a fermare il cervello. Ragazzi, studiate sempre e fatevi travolgere dalla curiosità”. LEGGETE la bellissima storia


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di Paolo Rapeanu

Quando si dice che non è mai tardi, un fondo di verità sembra proprio esserci. Giuseppe Melis, 50 anni, decide di rimettersi in gioco per una semplice questione personale: “Il diploma professionale non mi era utile”. Addetto al settore ambientale in un ente pubblico, si è messo d’impegno e, per tre anni, è riuscito a coniugare lavoro, famiglia e studi. Sposato con Rita dal 1991, una figlia di 23 anni, Federica, e tanta voglia di mettersi in gioco. “Riprendere a studiare ravviva l’interesse, è possibile rimettersi in gioco anche a cinquant’anni, per imparare cose nuove”, dice Giuseppe, contattato da Cagliari Online. “Ho preso il massimo, cento su cento, presentando un percorso multidisciplinare sul costo del progresso, unendo positivo e decadentismo ai due conflitti mondiali”. Non certo una tesina da nulla, anzi.
Ma la spinta più profonda per rimettersi tra libri e banchi di scuola, Giuseppe Melis, se l’è data pensando, giustamente, a se stesso: “Una mia ambizione personale, ancora prima che una questione lavorativa”. E non potrebbe essere altrimenti, per un uomo che è partito a fare il militare volontario a diciotto anni e ha fatto la scuola per infermieri in Alta Valtellina. “Lavoro, poi, mai fatto, a un concorso per cinque posti si presentano in cinquemila”. Tant’è: il consiglio, quanto mai scontato ma sempre attuale, tanto più in un’epoca dove la voglia di conoscenza e cultura tra i giovani è sempre più bassa, è uno: “Ragazzi, non datevi mai per vinti e cercate di imparare sempre cose nuove”. Parola di neo diplomato: a cinquant’anni tondi tondi.


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