Gigi, 43 anni: “Sfruttato e poi licenziato nel ristorante di Assemini”

Un’altra testimonianza di sfruttamento nel Cagliaritano: “Mi davano 680 euro e mi facevano lavorare il doppio delle ore previste. Poi sono stato scaricato”


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Ancora storie di sfruttamento nei bar e nei ristoranti del Cagliaritano. Leggete la testimonianza di Gigi, 43 anni: “Leggendo la storia della ragazza di Cagliari che lavora a Sestu in un bar, mi ha fatto ricordare la mia avventura che vi voglio raccontare.
Dal 2012 al 2014 ho lavorato come cameriere presso un noto ristorante di  Assemini che ora non esiste più e la mia esperienza, nonostante li conoscessi, in quanto lavorai gia per loro, ma con la sorella dal 2000 al 2001, non è tanto diversa.
Firmai un contratto da tre ore giornaliere e uno stipendio che regolarmente arrivava di € 670/680 mensili. Fin qui tutto bene.
L’inghippo stava che le ore lavorate erano 5/6 al giorno, per quattro/cinque mesi siamo stati senza giorno libero, quando vi erano banchetti, gruppi o squadre le ore diventavano 10/12 il tutto per esigenze di servizio. In sala lavoravo da solo (ferragosto 2013 compreso) in quanto non si riusciva a trovare una persona da affiancarmi perchè, a loro dicerie, non si trovavano persone esperte. Tutto perchè non volevano spendere per le persone esperte, me compreso. Al momento della paga che ripeto arrivava puntualissima, mi veniva elargito 100 € in più per le ore fatte in più con un grazie che sembrava da presa in giro. E in effetti la presa in giro arriva bella e senza….. al momento del dare in gestione il locale  dicendomi che io ero in una botte di ferro perchè alla nuova gestione serviva una figura come la mia, e lui in più mi aveva raccomandato. Balle, alla nuova gestione, che io conoscevo molto bene, non serviva nessuna persona dei dipendenti esistenti perchè loro avevano gia i loro, tutto affinchè non andassi via costringedolo a chiudere in anticipo”. 


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