Giancarlo Mura, addio all’ingegnere con la Sla: “Questa non è la mia vita”

Giancarlo Mura se ne è andato così, in un soffio. Il malato di Sla ha chiesto e ottenuto la sua “dolce morte”, che è anche la fine delle sofferenza. I medici gli hanno staccato la spina su richiesta sua e della famiglia


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Giancarlo Mura se ne è andato così, in un soffio. Il malato di Sla ha chiesto e ottenuto la sua “dolce morte”, che è anche la fine delle sofferenza. Era un ingegnere minerario dell’Enel, aveva 76 anni: la figlia Nicoletta aveva condotto una grande battaglia per quello che veniva considerato un diritto: potere staccare la spina. Anche la moglie e l’altra sua figlia avevano espresso per lui lo stesso desiderio in Procura. E il suo cuore ha cessato di battere all’ospedale Santa Barbara di Iglesias. “Questa non è più la mia vita”, aveva detto qualche mese fa. E anche grazie alle nuove normative, ha potuto dire addio con serenità.


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