Fonni, l’Arst taglia una corsa. E i ragazzi per protesta disertano l’autobus

IL sindaco: “Loro sono in 140, per poter studiare partono da Fonni alle 7 per tornare a casa alle 14 se va bene e alle 15 quando fanno orario pieno. Da circa una settimana uno dei tre pullman degli studenti è stato soppresso senza nessuna spiegazione”


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di Daniela Falconi, sindaco di Fonni

OGGI SCIOPERO
Stamattina i ragazzi pendolari che ogni giorno viaggiano da Fonni per Nuoro hanno deciso di non salire sul pullman.
Motivo?
Loro sono in 140, per poter studiare partono da Fonni alle 7 per tornare a casa alle 14 se va bene e alle 15 quando fanno orario pieno. Da circa una settimana uno dei tre pullman degli studenti è stato soppresso senza nessuna spiegazione.
Anzi, una spiegazione ci è stata data: il terzo pullman, che facendo la divisione secca, dovrebbe trasportare circa 45 studenti è quello di linea.
Solo che quello di linea arriva da Desulo con gli studenti di Desulo, passa per Mamoiada per gli studenti di Mamoiada e in più, essendo di linea, è a disposizione di tutti i cittadini che devono andare a Nuoro che, non ve lo devo dire io, sono soprattutto anziani.
E, sempre ovviamente, essendo di linea e facendo un giro più lungo è molto più stancante (Chi non ha fatto la vita da pendolare non so se può capire) sia all’andata che al ritorno.
Ovviamente in questi giorni dentro i pullman è successo che tra ragazzi in piedi, urla, lamentele, gente che rinunciava alla corsa la situazione è diventata abbastanza antipatica, giusto per usare un eufemismo.
Stasera, proprio per decidere il da farsi e cercare una soluzione ci vediamo alle 16 nell’aula del consiglio comunale con i ragazzi, i rappresentanti dell’arst e se vogliono i genitori. La Regione è già informata del problema, che pare sia diffuso in molti paesi, e aspettiamo ci dica qualcosa.
Nota a margine: io oggi sono molto orgogliosa dei ragazzi di Fonni che hanno deciso, tutto da soli, di rivendicare un loro sacrosanto diritto e di richiedere un’assemblea per discutere e trovare una soluzione.

Chi vuole chiami anche questa lamentela, noi qui la chiamiamo diversamente.


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