Federico Saba, 18enne di Selargius, l’anti pelandrone: “Quest’estate faccio il babysitter per pagarmi l’Università”

Altro che pelandroni, i giovani sardi hanno voglia di fare. Federico Saba sogna un futuro da pediatra e rinuncia a divertirsi tra un tuffo al Poetto e un gelato con gli amici per lavorare: “Giovani pelandroni? Chi lo dice è il primo a non aver voglia di lavorare”


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L’estate dei suoi diciotto anni – si dice la migliore nella vita di ogni persona – Federico Saba progetta di passarla non ore e ore ad abbronzarsi sulla spiaggia, ma con un bambino o una bambina da seguire. Diciotto anni, studente al liceo scientifico Pitagora, in passato ha fatto l’animatore nella colonia estiva organizzata dalla parrocchia che frequenta. Adesso, la volontà è quella di iniziare a guadagnare qualcosina. Come? “Voglio fare il babysitter, ho messo un annuncio su vari gruppi Facebook. Non voglio pesare troppo sulla mia famiglia, con quei soldi vorrei togliermi qualche sfizio e iniziare a mettere qualcosa da parte per quando dovrò andare all’Università, mi affascina la Pediatria”, confessa il neo maggiorenne.
Che non ci sta a finire nell’”adulto” calderone del “tutti i disoccupati sardi sono pelandroni”. Assolutamente no: “C’è caso e caso, chi come me pensa a finire gli studi e mette il cento per cento in ogni cosa che fa e chi, invece, si arrampica sugli specchi”, dice, con un piglio che quasi mette in dubbio la sua ancora tenera età, Federico, “così come c’è chi si impegna per poter fare il lavoro dei suoi sogni e chi si accontenta di lavorare per lo stipendio. Chi dice che noi siamo pelandroni sbaglia, i giovani hanno molta più voglia di lavorare di certi cinquantenni che, prima o poi, saranno sostituiti proprio da noi”.


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