Fauna sarda stressata da incendi, chiesta la sospensione della caccia

Secondo Stefano Deliperi “è ora che l’Amministrazione regionale Pigliaru dimostri di voler difendere con fatti concreti la fauna selvatica sarda”


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Di Stefano Deliperi, Gruppo d’Intervento Giuridico

 

 

La Regione autonoma della Sardegna ha dichiarato il conclamato stato di grave siccità ed eccezionale avversità atmosferica con la deliberazione Giunta regionale n. 30/37 del 20 giugno 2017.

Così afferma la Giunta regionale: come noto, “l’anomalo andamento climatico dei primi sei mesi dell’anno in corso, caratterizzato da cumulati pluviometri molto inferiori alle medie climatiche e da valori dell’evapotraspirazione in generale superiori alle stesse medie climatiche, ha determinato su tutto il territorio della Sardegna uno stato di grave siccità che ha già posto l’intero comparto agricolo e zootecnico in una condizione di forte sofferenza e raggiunto livelli tali da assumere il carattere di straordinaria emergenza”, tanto da far dichiarare “l’esistenza del carattere di eccezionale avversità atmosferica” e  richiedere al Governo nazionale “di individuare e approvare misure emergenziali che consentano di limitare gli effetti dell’evento sull’intero comparto agricolo”.

Ovviamente la situazione della fauna selvatica non è e non può essere migliore.

Solo nei primi sette mesi del 2017 (gennaio-luglio 2017) sono stati percorsi dal fuoco in Sardegna quasi 9 mila ettari a causa di 2.150 incendi, di origine dolosa o colposa.

Con nota prot. n. 32236/T-A11 del 30 giugno 2017 l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (I.S.P.R.A.) ha fornito il parere di legge (art. 18, comma 4°, della legge n. 157/1992 e s.m.i.) in merito alla proposta di calendario venatorio regionale sardo 2017-2018, e ha documentato scientificamente alcune richieste molto chiare e nette:

* chiusura della caccia alla Lepre sarda (Lepus capensis mediterraneus)

* chiusura della caccia alla Pernice sarda (Alectoris barbara)

Tali richieste sono state fatte anche dalla Provincia di Nuoro e dalla Provincia di Oristano.La consistenza delle due specie faunistiche, infatti, non è conosciuta, ma Lepri e Pernici sono ormai purtroppo piuttosto rare.

Eppure, scandalosamente, il Comitato regionale faunistico ha deliberato a maggioranza il calendario venatorio regionale sardo 2017-2018, attualmente in corso di promulgazione da parte dell’Assessore della Difesa dell’Ambiente, comprendente due giornate di caccia a Pernice sarda e Lepre sarda.

Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e Lega per l’Abolizione della Caccia hanno, quindi, chiesto (3 agosto 2017) al Presidente e all’Assessore della difesa dell’ambiente della Regione autonoma della Sardegna l’adozione di provvedimenti di sospensione della caccia quantomeno a Lepre Sarda e Pernice sarda, ai sensi dell’art. 51 della legge regionale n. 23/1998 e s.m.i.

Informati i Ministri dell’ambiente e delle politiche forestali e agricole.

E’ ora che l’Amministrazione regionale Pigliaru dimostri di voler difendere con fatti concreti la fauna selvatica sarda.

 

 


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