Fatale un boccone di “pappetta”, così a Villasor è morto il piccolo Boubaka

Una colazione finita in tragedia, al centro di accoglienza di via Cagliari: la mamma del piccolo si è subito accorta dell’emergenza, ma nonostante due ore di tentativi da parte dei medici, il cuore del bimbo, nato in Sardegna, ha smesso di battere


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Un boccone fatale, la “pappetta” che va di traverso e i disperati tentativi di salvargli la vita. Questa, in estrema sintesi, la cronaca di una giornata tragica, a Villasor. La tragedia è avvenuta nel centro di accoglienza di via Cagliari, gestito da una cooperativa. Il piccolo, Boubaka Keita, nato a giugno 2017 in Sardegna, era insieme alla mamma, Nina Koulibaly, nata nel Mali nel 1993 e nell’Isola da oltre un anno. All’improvviso, il piccolo Boubaka ha iniziato a respirare male, proprio a causa di un boccone di cibo. I soccorsi sono stati immediati, con l’arrivo di un’ambulanza medicalizzata del 118 e, da Cagliari, un aereo dell’elisoccorso, giunto a Villasor nel giro di pochi minuti. Presenti anche i carabinieri della stazione di Villasor e del radiomobile di Sanluri.
Il bambino è stato portato nel campo sportivo cittadino, dove l’equipe medica ha fatto di tutto per salvarlo, intervenendo con le manovre di rianimazione per circa due ore. Alla fine, purtroppo, è stato tutto inutile. Ed è rimasto spazio, solamente, per le lacrime della madre e di chi era presente durante una mattina davvero tragica per il Comune del Sud Sardegna.


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