Ex scuola penitenziaria:”Non può essere un parcheggio di esseri umani”

Il sindaco di Monastir, Luisa Murru è categorica: “Non possiamo sottostare a situazioni scellerate, il futuro dell’ex scuola penitenziaria non è una struttura adeguata ad ospitare i migranti, la nostra è una comunità accogliente, ma non ci stiamo a scelte assurde calate dall’alto”. Guardate il VIDEO


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

“Non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione ufficiale da parte del Prefetto in merito al possibile arrivo dei migranti. Nella scuola tutto tace, nessun movimento di preparazione o allestimento del centro. Siamo contrari ad un accoglienza di questo tipo che non tiene conto della dignità degli essere umani e tratta i migranti come merce da parcheggiare nei luoghi più disparati. Nessun coinvolgimento dello Stato verso i comuni e chi amministra, verso i cittadini e verso il territorio. Non e’ più accoglienza ma business e noi non vogliamo renderci complici di questa tratta. L’ex scuola di polizia penitenziaria è l’unico centro isolano con un poligono di tiro e vorremo che fosse utilizzato per altri modi e non come parcheggio di essere umani”. Le parole del primo cittadino di Monastir, Luisa Murru appaiono chiare e decise: l’ex scuola degli agenti delal penitenziaria non può essere un “ufficio postale” dove “recapitare” i migranti. 

IL PRESIDIO PACIFICO. Il sindaco Luisa Murru, aggiunge: “Monastir e’ un paese accogliente ma che non vuole rendersi complice di questa gestione scellerata verso queste povere persone. Il futuro dell’ex scuola deve essere un altro e non un parcheggio di essere umani a cui non si garantisce un futuro. Il presidio di domani (sabato 8 ottobre 2016, dalle ore 9 alle 12), dinnanzi ai cancelli dell’ex scuola, sarà popolare e lo specificheremo anche stasera, (venerdì 7 ottobre 2013, alle ore 18) durante un incontro con la cittadinanza in via Nazionale presso i locali del centro di aggregazione sociale: nessuna bandiera di partito e nessuna passerella. Vogliano che sia solo dei cittadini di Monastir e dei paesi limitrofi per il rispetto verso tutti gli essere umani e per un futuro diverso della ex scuola e che possa diventare una risorsa per il territorio e non un parcheggio senza tempo per i migranti”. 

VIDEO