Prendersi cura di chi si prende cura. Appuntamento al T-Hotel

Caregivers: prendersi cura di chi si prende cura. Sabato un appuntamento al THotel


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“Prendersi cura di chi si prende cura”. È questo il sottotitolo dell’iniziativa sul riconoscimento e il sostegno del caregiverfamiliare organizzata dal Gruppo Senatori del Partito Democratico. L’INIZIATIVA si terrà Sabato 18 febbraio dalle  09,30 al Thotel di Cagliari. 

L’evento prevede la presentazione del decreto legge 2266, la “Legge quadro nazionale per il riconoscimento e la valorizzazione del caregiverfamiliare” che, ad un anno dalla presentazione in Senato su iniziativa del Senatore Ignazio Angioni, è già approdato in Commissione Lavoro dove è iniziato da qualche settimana l’esame che condurrà all’approvazione della legge. Vista l’importanza che riveste la tematica e per accelerare il più possibile l’iter, le usuali audizioni avverranno attraverso l’utilizzo, per la prima volta, della piattaforma digitale varata recentemente dalla Commissione stessa.

Ma chi o cosa è il caregiver familiare? 

Traducendo letteralmente dall’inglese è “la persona che presta le cure”, colui che assiste gratuitamente e volontariamente familiari o conoscenti non autosufficienti, figura su cui si regge il welfare del nostro Paese, una vera colonna portante, rimasto finora privo di tutele e di diritti fondamentali, come quello al riposo, alla salute, alla vita sociale.

L’ISTAT (indagine multiscopo 2010) ha stimato che nel nostro Paese siano oltre 3.329.000 le persone che, nel contesto familiare, si prendono cura regolarmente di adulti anziani, malati, persone disabili. Si tratta prevalentemente di donne, con famiglia e figli, di età compresa tra i 45 e i 55 anni che, per dare cura, spesso scontano conseguenze pesanti, come la difficoltà a conciliare attività di cura e lavoro o ad avere una qualità della vita accettabile.

Da qui discende la necessità improcrastinabile di una norma che valorizzi la funzione sociale ed il riconoscimento di diritti quali l’informazione, la formazione, il sollievo e supporto nelle emergenze, la valorizzazione delle competenze acquisite, forme di defiscalizzazione delle spese di cura, politiche di conciliazione.

L’incontro di sabato, ricco di interventi, sarà un primo momento di analisi e riflessione con la maggior parte degli interlocutori che nei territori formano la rete integrata dei servizi alla persona in una prospettiva di sussidiarietà verticale ed orizzontale. Ad aprire i lavori sarà il caregiver Cristian Nonnis, papà di Denise e autore del libro “Divina Figlia” che ha ottenuto il prestigioso premio “Selezione della giuria” alla quarta edizione del concorso internazionale “La Valle delle Storie” tenutosi recentemente aVallefiorita, Comune in provincia di Catanzaro.

Seguirà l’intervento di Loredana Ligabue, Cooperativa “Anziani e non solo” di Carpi che traccerà il lavoro di concerto tra Istituzioni che ha portato alla presentazione delle proposte di legge in varie regioni e nei due rami del Parlamento.

La relazione sul decreto sarà illustrata  dal Senatore Ignazio Angioni, primo firmatario e relatore della stessa. Rossella Pinna, Consigliere regionale, interverrà sulla proposta di legge presentata in consiglio regionale di cui è promotrice.

Seguiranno gli interventi dei soggetti che costituiscono la rete integrata dei servizi e i soggetti sociali solidali che da anni operano sul territorio nella realizzazione di servizi di cura e sostegno alle famiglie: Amalia Schirru, già Deputato PD; Remo Siza, Esperto di politiche sociali; Francesca Contu, Infermiera delle cure domiciliari dell’ATS; Claudio Atzori, Presidente Legacoop Sardegna; Enrico Costa, Presidente AUSER Nazionale; Marco Espa; Presidente ABC Nazionale; Alfio Desogus, Presidente Fish Sardegna, Regina Masala, Patronato ACLI. Coordinerà l’iniziativa Caterina Deidda, Responsabile Politiche Sociali PD Serrenti

“Questo disegno di legge – sostiene Ignazio Angioni- sottoscritto già da 73 senatori, ha l’obiettivo prioritario di riconoscere la figura del caregiver, come nuovo soggetto sociale sul quale è caricata la cura di circa 1,5 milioni di persone. La finalità è di agevolare a queste persone la conciliazione tra cura, impegni professionali e vita sociale e di relazione. Si parte da una lacuna legislativa che riguarda le donne, credo non a caso. Analoga proposta è stata presentata alla Camera dal deputato PD Edoardo Patriarca, segno evidente che facciamo sul serio”.


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