Gli esseri della mitologia sarda rivivono in un percorso multimediale

Sette berrette e un calderone d’oro


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Una  storia fantastica capace di far restare i bambini con il fiato sospeso e di incantare anche gli adulti.

La figura di S’ammutadori, il demone del sonno della tradizione mitologica sarda, sarà protagonista dal 1° all8 febbraio nel Lazzaretto di SantElia a Cagliari di Sette berrette e un calderone d’oro, un progetto multimediale articolato in un omonimo mediometraggio fantasy, unpercorso di carattere didattico– interattivo e un altro espositivo

Prodotto dalla Ju film all’interno del più ampio progetto “Leggende della tradizione sarda e linguaggi moderni del tramandare, Sette berrette e un calderone d’oro si ispira all’omonimo racconto originale di Giacomo Littera e si avvale della regia e della direzione artistica di Matteo Fadda e delle musiche originali di Salvo Nicotra. La fotografia è di Ignazio Dessì. Supervisione tecnica e software sono di Fabrio Protopapa.

Partendo dal film (57 minuti) e dalle attività interattive a esso collegate, si vuol portare avanti l’idea di far conoscere, attraverso una serie di film soft horror, la Sardegna più remota e il suo mondo fantastico anche ai più piccoli, avvalendosi di supporti tecnologici vicini alle nuove generazioni. Grazie alla collaborazione con l’associazione Carovana SMI di Ornella dAgostino che ha inserito l’iniziativa nel progetto “Mare di Danza”, l’Arte del vivere in viaggio” – “Approdi. Festa d’arte e comunità, nell’ambito della “Scuola CreAttiva“, dal 1° all’8 febbraio (con esclusione di lunedì 2 febbraio) ogni pomeriggio alle 16.30, e di nuovo alle 18 (la mattina per le scuole), sarà proiettato il film a cui seguirà un viaggio tra i percorsi proposti, dove gli elementi e le scenografie appena visti sullo schermo saranno lo spunto per approfondire la conoscenza di miti e leggende della tradizione isolana.

Il film. Sette berrette e un calderone d’oro ha per protagonista il Folletto dalle sette berrette (S’ammutadori, che nella tradizione sarda agisce durante il sonno della sua preda) che incontra con Samuele, un bambino che lavora nel podere di un ricco latifondista. Eccezione fatta per Sandro Maxia del Cada die teatro, gli attori sono tutti non professionisti.

Il film, la cui lavorazione ha richiesto circa un anno di tempo, è realizzato evitando di utilizzare eccessivamente effetti speciali, in modo da salvaguardare il più possibile la tradizione orale.

La sua proiezione avverrà su più schermi, in modo da permettere una visione differente da quella classica cinematografica o televisiva.

Il percorso didattico – interattivo. In un’altra sala lo spettatore potrà attivare diversi video attraverso azioni come toccare o sfiorare oggetti legati alla trama del film. In alcuni di essi la voce della scrittrice Dolores Turchi offrirà informazioni su alcuni elementi della tradizione e i simbolismi a essa legati: streghe (cogas), personaggi fantastici, e lo stesso Folletto dalle sette berrette. In altri schermi appariranno, invece, personaggi e attori che si racconteranno attraverso i testi di Carlo Antonio Borghi e Giacomo Littera, e altre storie. Lo stilista Giangiuseppe Pisuttu, della casa di moda Demodè di Ittiri, illustrerà alcuni aspetti relativi al costume del folletto sardo, da lui realizzato.

Il percorso espositivo di scenografia e costume. Qui il pubblico potrà vedere e toccare con mano il lavoro grafico relativo alla visualizzazione del Folletto dalle sette berrette. Ad esempio: i primi bozzetti del viso di questo essere e alcuni elementi del trucco di scena come le protesi facciali. Sarà presente anche il costume del folletto, e alcuni elementi scenografici relativi all’ambientazione del film.

 

Sette berrette e un calderone d’oro è anche sui social: nella pagina www.facebook.com/fufilm.it  e su Instagram è possibile conoscere le ultime notizie e vedere numerose immagini.

Biglietti: tre euro (bambini) e cinque euro (adulti).

Informazioni:

http://www.jufilm.it%3B%20%20%[email protected]/

[email protected];


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