Ente Foreste da riformare, Pd chiede la stabilizzazione dei lavoratori

Precari semestrali, c’è uno spiraglio nella vertenza infinita


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Questo l’appello diffuso oggi dal Pd per la stabilizzazione dei lavoratori dell’Ente Foreste, a firma dei consiglieri Giampaolo Diana e Vincenzo Floris:

La stabilizzazione degli operai Forestali (precari semestrali) coinvolge una delle più grandi istituzioni regionali con una struttura organizzativa e gestionale ampia e complessa che merita importanti interventi legislativi per una nuova organizzazione più funzionale alle esigenze dei territori. Laproposta del PD è finalizzata ad una riforma per il cambiamento sostanziale dell’intera struttura tecnica, economica ed amministrativa dell’Ente Foreste. Alla base di questa riforma si devono tracciare le linee programmatichegenerali per la gestione e la tutela complessiva della risorsa ambientale e forestale della regione. Vogliamo coinvolgere in questo progetto, con undibattitoe un confronto costruttivo tutte le parti interessate, istituzioni locali, mondo universitario e della ricerca, forze politiche, sindacali e lavoratori.

Prima di tutto la stabilizzazione dei lavoratori.

Crediamo che sia fondamentale saper quantificare razionalmente il rapporto tra impiego di risorse umane e territori,rendendolo proporzionale alle esigenze effettive, necessarie per preservare il nostro impagabile patrimonio ambientale. Il PD in Consiglio Regionale ha già cercato d’individuare i nodi più urgenti della riforma dell’Ente, conla mozione n° 270 presentata il 2 Luglio 2013 e approvata in Consiglio Regionale il 23 Luglio 2013, con 64 voti favorevoli e 2 soli astenuti. Questa, scaturiva dalla necessità di trovare risposte ai problemi dell’Ente in tempi certi, tanto che impegna la Giunta Regionale, a “presentare entro sessanta giornidalla data di approvazioneuna proposta di modifica della legislazione vigente, che consenta anche un ulteriore sviluppo delle attività economiche e sociali dell’Ente; Un ulteriore impegno chiesto alla Giunta Regionale era quello di:  valutare la possibilità, alla luce della vigente legislazione, di procedere a nuove procedure concorsuali ed a valutare la possibilità, anche tramite idonei interventi legislativi, di procedere alle stabilizzazioni del personale.E’ evidente che attraverso questa mozione il Partito Democratico e tutto il centrosinistra hanno contribuito a dare vigore al dibattito politico per costruire un percorso condiviso, che sta definitivamente coinvolgendo tutte le forze politiche regionali.

E’ bene ricordare anche la connessione diretta tra prevenzione incendi e attività lavorative dell’Ente Foreste.  Nella campagna antincendi 2013, l’Ente ha stipulatoconvenzioni con solo 60 comuni su 377 per la pulizia delle aree soggette a rischio incendi. La stabilizzazione servirà anche per programmare per tempo un servizio di prevenzione con la pulizia di tutte le pertinenze comunali esposte a rischio incendi. Anche quando abbiamo denunciato le disfunzioni sull’organizzazione della campagna antincendi 2013, con la mozione 275, l’attenzione alla riforma organizzativa dell’Ente rientrava tra le priorità che impegnavano la Giunta Regionale a:A riferire in Consiglio regionale sul bilancio dell’attuale campagna antincendio; ad inoltrare al Governo, al Ministero della difesa, al Ministero dell’interno e al Dipartimento della Protezione civile una nota urgente per sollecitare il dislocamento immediato delle forze aeree dell’Esercito italiano per permettere all’apparato regionale di fronteggiare con più efficacia ed efficienza l’emergenza degli incendi boschivi; a risolvere la grave carenza di organico dei vigili del fuoco facendo rientrare, dalle altre regioni d’Italia, i vigili del fuoco nati in Sardegna, potenziando i presidi già esistenti e provvedendo alla predisposizione di nuovi in rapporto alla criticità ambientale provocata dagli incendi estivi; a promuovere tutte le opportune direttive ed iniziative per una migliore utilizzazione delle risorse finanziarie, tecniche e professionali finalizzate alla lotta agli incendi, avviando le opportune fasi ispettive interne, per verificare la corrispondenza dei costi e delle procedure seguite per l’acquisizione di beni e servizi necessari per l’attività antincendio della Regione; ad adottare tutti gli interventi di prevenzione necessari per tutelare il patrimonio ambientale e naturale che è un elemento di attrazione per il turismo e rilevante risorsa economica della nostra Isola; ad avviare in seno alla competente Commissione del Consiglio regionale, un programma organico d’incontri tra istituzioni, volontari ed enti coinvolti nelle attività antincendio, preliminare alla prossima stesura definitiva del Piano antincendi 2014, con la discussione delle proposte di legge di riforma dell’Ente foreste e del Corpo forestale e di vigilanza ambientale (CFVA), potenziandolo nelle strutture investigative e operative, anche con l’istituzione dei gruppi analisi uso del fuoco (GAUF) in tutti i servizi provinciali del CFVA; a valutare le misure necessarie per la destinazione di risorse in favore dei territori colpiti dagli incendi da destinare, in particolar modo, al finanziamento delle opere infrastrutturali necessarie alla messa in sicurezza delle aree colpite e a meccanismi di sovvenzioni per la copertura degli ingenti danni subiti dagli abitanti e dagli operatori economici presenti nel territorio.

Già in passato il PD, con la Legge N° 2 del 2007, ha avviato l’iter per la stabilizzazione dei precari dell’Ente foreste con l’assunzione a tempo indeterminatodi 1050 lavoratori semestrali. Ciò avveniva attraverso la stipula di un accordo tra le O.O. S.S. e l’Assessorato alla difesa dell’ambiente (con pochi precedenti storici nell’isola). Le ulteriori e definitive ripartizioni delle assunzioni prevedevano una stabilizzazione complessiva di 1700 lavoratori nei tre anni successivi.

Oggi, per risolvere il problema della stabilizzazione dei lavoratori ed il rilancio dell’Ente Foreste in Sardegna, servono risorse quantificate in 12 milioni di Euroche sarebbero ammortizzabili attraverso l’opera di tutela e la salvaguardia del nostro patrimonio ambientale, con la messa in sicurezza dei contesti idrogeologici più delicati nei nostri comuni, insomma con le attività ben definite che andrebbero incontro alle necessità più volte rimarcate dagli enti locali e con un ritorno concreto ed oggettivo per tutti i cittadini della Sardegna.In questa proposta il PD crede fermamente, non solo per i lavoratori che ne aspettano i benefici immediati, ma anche per tutti i sardi che vorrebbero finalmente avere un Ente efficiente, produttivo e trasparente, in grado di affrontare in modo efficace le nuove sfide che l’attendono, per tutelare e valorizzare l’immenso ed inestimabile patrimonio ambientale della Sardegna.


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