Don Pretta, fine di un incubo: ingiustamente accusato di pedofilia

La procura ha archiviato definitivamente: Don Pretta era innocente, ma per anni è stato al centro di un tormentone 


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Con la firma del giudice che accoglie la proposta di archiviazione delle accuse contro don Luca Pretta, si mette la parola fine all’inchiesta che aveva visto l’ex parroco di Gesico ingiustamente accusato di pedofilia. Accuse totalmente infondate secondo la magistratura che sgombra il campo da ogni qualsiasi equivoco sulla condotta del sacerdote originario di Nuraminis. Innocenza riscontrata dagli inquirenti dalla lettura delle carte e dall’esame dei testi che hanno portato alla archiviazione firmata ieri. L’indagine, avviata nel giugno 2015, ha verificato che le accuse contro il sacerdote non erano sostenibili. Una notizia che sta facendo il giro delle Diocesi della Sardegna dove si attendeva l’esito dell’inchiesta che mette la parola fine ad un tormentone durato oltre un anno.

Vicenda, conclusa positivamente, che segue quella chiusa rapidamente (e tenuta al chiuso delle stanze vaticane) che aveva visto coinvolto anche il parroco della Cattedrale don Alberto Pala, tornato al suo posto dopo alcuni mesi di riposo. L’attesa è ora per la lettura delle carte dell’inchiesta contro don Pretta in cui risultano essere coinvolti altri sacerdoti della Diocesi di Cagliari. Con loro, a verbale, anche le dichiarazioni di un altro cittadino di Gesico. Da qui si capiranno gli eventuali legami, se esistenti, con l’altra inchiesta, tutt’ora in piedi, e che ha portato anche all’arresto dell’ex parroco di Villamar don Pascal Manca a sua volta accusato di pedofilia. Attesa, inoltre, per le decisioni dell’Arcivescovo di Cagliari Monsignor Arrigo Miglio sul futuro di don Pretta. I prossimi giorni serviranno a dipanare un quadro che, rispetto a un anno fa, si fa sempre più chiaro. Con due sacerdoti su tre fuori da un incubo. D.S.


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