Diabete in Sardegna: “Addio punture con un erogatore di insulina, la Regione sblocchi i fondi”

La possibile svolta per migliaia di diabetici sardi, per non doversi pungere ogni giorno, c’è: “Un erogatore di insulina che funziona come se fosse un pancreas vero. Uno costa tra i 5 e i settemila euro, meglio spendere di più oggi che avere la salute compromessa domani”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA al primario di Diabetologia del Brotzu Marco Songini


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Cagliari e la Sardegna terra di diabetici, sono migliaia i cittadini che si trovano a dover fare i conti con una malattia che, quando arriva, non va più via. Una vita intera a combattere con iniezioni, controlli dell’insulina e, ovviamente, rinunce alimentari. Per queste ultime non c’è nulla da fare, ma sulle punture già da qualche anno esiste uno strumento “che eroga insulina tramite un catetere e che funziona come un pancreas vero, evitando di dover fare tre o quattro iniezioni al giorno. È grande come un pacchetto di sigarette ed è comodo da portare”, spiega Marco Songini, primario di Diabetologia all’ospedale cagliaritano Brotzu.
Un singolo apparecchio costa “tra i 5 e i seimila euro, più tutti i ricambi. C’è già un impegno della Regione che lo fornisce a noi diabetologi”, ma, invece, “non per i pazienti. Lancio un appello all’assessore Arru, bisogna investire in prevenzione. È un impegno di spesa gravoso”, riconosce il primario, “ma conviene garantire un futuro sereno oggi che comprometterlo con complicanze sanitarie. Il diabete è una malattia cronica”, e in molti casi “arriva fin da quando si è piccoli”.