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Decimomannu. L’albero, un robusto corbezzolo, lo aveva regalato e piantato lui stesso nella Piazza Balli quando lavorava come operaio comunale prima di andare in pensione. Negli anni quell’alberello è cresciuto facendo bella mostra di sé e regalando anche ombra ai frequentatori della piazza durante la calura estiva. Quando però Palmiro Filippino nei giorni scorsi si è accorto della sua sparizione, il sentimento non è stato per niente simile a quando molto spassionatamente lo aveva regalato e impiantato.
“Cosa serviva per il “Fogaroni” di Sant’Antonio?- si chiede polemico Filippino su tutte le furie. Ma non basta: “L’hanno tagliato così maldestramente che se pure volevano scongiurare un pericolo dall’alto, ora ne hanno creato uno dal basso: è chiaro che quel tronco mozzo può essere facile ostacolo e favorisce di inciamparci”. Polemica indirizzata a chi di dovere. E chissà dove ha bruciato quel legno pure pregiato per i camini.