Davide di Cagliari: “Mio padre malato abbandonato per 4 ore e mezzo al Brotzu”

La denuncia di Davide Podda, agente di commercio 44enne: “Mio papà aveva una sospetta trombosi, è stato portato all’ospedale con un codice giallo. L’hanno visitato dopo quattro ore e mezzo, aveva la gamba gonfissima e soffriva molto. Questa è la sanità che paghiamo con le nostre tasse”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Un’odissea, o quasi, quella raccontata a Cagliari Online da Davide Podda, agente di commercio di 44 anni. Vissuta solo di “riflesso”, perché il protagonista principale è stato il padre Tonino, 73 anni. Un dolore a una delle gambe, il consulto rapido col medico di famiglia e poi il trasporto, in ambulanza, al Brotzu: “Siamo arrivati ieri (lunedì 9 luglio 2018, ndr) al Pronto soccorso. Papà aveva una gamba talmente gonfia che era diventata grande tre volte tanto. Poteva trattarsi di un principio di trombosi, così ci ha detto il nostro medico di famiglia. Papà è rimasto buttato in sala d’attesa sino alle 23:30”, sostiene Podda, “nonostante ci fossero al massimo una ventina di persone in attesa di essere visitate, nessun operatore medico si è degnato di darci una mano”.
E, “a un certo punto, preso dalla disperazione”, prosegue Podda, “mi sono rivolto a un’infermiera, cje ha fatto spallucce, dicendomi che tanto lei stava per finire il turno e non poteva fare nulla. Ci è stato detto che c’erano solo due medici di turno. Mio papà è stato visitato dopo tante ore, e non stava bene. Mi chiedo se questa sia davvero la sanità che ci meritiamo noi sardi, che paghiamo le tasse anche perché gli ospedali funzionino nella loro totalità, partendo dal Pronto soccorso”.