Daniela, infermiera rumena morta a Cagliari. Senza parenti, i colleghi: “Le paghiamo il funerale”

La storia ai limiti dell’assurdo di una 44enne, morta, e senza un parente fino al quarto grado nella città di nascita, Moinesti. Per circa 3 mesi il suo corpo è rimasto in una cella frigorifera del Policlinico di Monserrato. Gara di solidarietà di colleghi e amici: “Sabato funerale e sepoltura a San Michele, chi può ci aiuti per le spese”. LEGGETE l’incredibile vicenda


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Come – quasi – un rompicapo. La storia di Daniela Ungurasu, stando ai racconti di colleghi e amici, somiglia a un giallo. Non per la morte, ma per l’assenza totale di parenti fino al quarto grado. La donna, infermiera, si spegne nella sua abitazione il 17 dicembre scorso. Il corpo viene portato al Policlinico di Monserrato, vengono svolti tutti gli accertamenti del caso e la salma finisce dentro una cella frigorifera. Nata in Romania, a Moinesti, il 10 novembre 1973, la Ungurasu arriva in Sardegna circa dieci anni fa. Lì, nel paese dell’Est Europa, ci dovrà pur essere un parente. Invece nulla: viene inoltrata una richiesta di informazioni all’ambasciata della Romania in Italia, che risponde, il 16 marzo scorso, al Comune di Cagliari e alla direzione medica del Duilio Casula: “Il Ministero del’interno romeno-Direzione Generale  Passaporti ci ha informato che all’indirizzo di domicilio in Romania della defunta non sono stati identificati parenti prossimi”. La firma in calce è del capo della sezione consolare, Laura Tiu. Tradotto: nessun familiare trovato fino al quarto grado di parentela.
“Una storia inquietante e assurda, so che Daniela ha avuto esperienze lavorative al Policlinico, al Marino e in qualche casa di cura. Appena ho saputo della sua storia, ho cercato di capirci di più e di cercare un suo parente”, spiega Claudio Pirarba, 53 anni, infermiere e tesoriere dell’Ordine professionale degli infermieri della provincia di Cagliari. “La risposta dell’ambasciata rumena ci ha permesso di poterle garantire una degna sepoltura, sennò Daniela sarebbe stata messa in una fossa comune e senza la possibilità di riesumare il suo corpo. Gli ortodossi tengono molto al culto dei morti”, prosegue l’infermiere, “abbiamo anticipato di tasca nostra il costo del funerale, 2700 euro”. Un ricordo di Daniela Ungurasu arriva anche da Gina Rotarescu, 44 anni, infermiera e membro della parrocchia rumena cagliaritana alla Marina: “Daniela era una lavoratrice precaria, l’ho conosciuta nel 2013 mentre lavorava all’Aias. Finora abbiamo raccolto offerte per 500 euro, ma in tanti ci hanno promesso di aderire per riuscire a raggiungere il totale del costo delle esequie della mia collega”. Per chi volesse contribuire, è attiva una carta PayPal: basta cliccare qui.


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