Baunei-Cagliari, 3 ore di viaggio:intrappolati nella galleria-vergogna

Migliaia di cagliaritani e turisti intrappolati nella statale 125: come è possibile che non sia stata trovata un’alternativa al disastro della nuova statale 554 dando questa immagine della Sardegna? 

Tre ore di viaggio da Baunei a Cagliari, intrappolati nelle strade della vergogna: è quel che ci raccontano ora, in diretta, gli automobilisti inferociti. Assessore Paolo Maninchedda, ci spieghi come sia possibile che migliaia di automobilisti, di domenica sera, rimangano intrappolati  per km accanto alla galleria della nuova 125: perchè non siete riusciti a trovare soluzioni alternative, ad evitare questo scandalo in piena estate, che fa scappare i turisti? Possibile che la Sardegna sia ancora a questo livello, nel 2015 e un anno e mezzo dopo la formazione della Giunta Pigliaru? Assessore Massimo Deiana, ci tolga una curiosità: ma perchè abbiamo ancora trasporti da terzo mondo, dove di domenica con gli autobus ci vogliono tre ore da Cagliari a Muravera? E lasciamo perdere il solito discorso che non abbiamo aerei e viaggiamo ad ostacoli. Sindaco Massimo Zedda, ci spieghi perchè il Poetto è in ostaggio dei cantieri in piena estate, e i bagnanti si fanno male inciampando nei cordoli. Una banalità, dirà qualcuno. Ma siamo la città delle stranezze, dove un turista belga appena arrivato ricorderà Cagliari per tutta la vita per una singolare multa ricevuta: sorseggiava una birra fuori dallo scalino di un bar, nel centro storico. Multato il locale per questioni di centimetri, perchè nel centro di Cagliari non si può neanche bere una birra.

Sono solo alcune immagini di una domenica particolare.Quella che colpisce di più è però la rabbia di migliaia di cagliaritani e di turisti, intrappolati tra la 125 e la 554: costretti a viaggiare a passo d’uomo con quasi 40 gradi, con la paura di restare imbottigliati dentro quella maledetta galleria dove non si respira, dove non prendono i cellulari, dove in caso di incidente può scoppiare l’inferno. La Sardegna non merita questa cartolina dall’incubo. 


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