La bella addormentata nel bosco inaugura la Stagione del Lirico

“La bella dormente nel bosco”, fiaba musicale di Ottorino Respighi, ha inaugurato la stagione lirica e di balletto del Teatro Lirico di Cagliari


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Di Paolo Piu 
 

“In mezzo ai fiori dovevi le fate cercare, ove più puro è il ciel.” Questo verso cantato all’inizio dell’opera ci trasporta in una dimensione fiabesca, in cui già dal I atto si ode la musica della natura, con la quale si indicano convenzionalmente i suoi suoni tipici, quali il flauto e i campanelli, che danno l’idea di un mondo magico, leggero e leggiadro: quello delle fate, in cui anche gli animali e gli oggetti cantano, essendo essi stessi dei personaggi al pari degli uomini. 

“La bella dormente nel bosco”, fiaba musicale in tre atti di Ottorino Respighi, su libretto di Gian Bistolfi, tratto dalla fiaba omonima di Charles Perrault, ha inaugurato il 3 febbraio la stagione lirica e di balletto del Teatro Lirico di Cagliari, che anche quest’anno, come il precedente, ha voluto rendere omaggio all’opera lirica italiana, dopo il riconoscimento ottenuto da parte dell’Unesco, quale patrimonio dell’umanità. Per questa ragione sono stati privilegiati i compositori italiani dell’Ottocento/Novecento, con l’intenzione di riscoprire autori poco rappresentati, ma che hanno donato al mondo opere degne di essere apprezzate. L’opera di Respighi viene rappresentata nel nuovo allestimento del Teatro Lirico, in cui risaltano le spettacolari coreografie e la scenografia, rispettivamente di Luigia Frattaroli e di Giada Abiendi. Bellissimi i costumi di Vera Pierantoni Giua, in cui convivono gli eleganti abiti del ‘700 con quelli contemporanei, in particolare nel terzo atto, in cui la fiaba s’inserisce nell’epoca moderna. La direzione musicale è di Donato Renzetti, Il maestro del coro è Gaetano Mastroiaco. 

La fiaba di Perrault affonda le radici nel mito: bisogna rammentare l’episodio delle nozze di Peleo e Teti, in cui non fu invitata la dea della discordia, che sarà la causa delle vicende seguenti. Non si può non tener presente l’origine nordica del nucleo narrativo, presente nella mitologia vichinga, ripreso anche da Wagner, in cui Sigfrido risveglia la Valchiria addormentata e il cui gesto rappresenta una vera e propria prova di iniziazione per l’eroe. 

Rappresentata per la prima volta nel 1922 originariamente per il teatro delle marionette, Respighi creò un’edizione riveduta dell’opera nel 1934, visto il grande successo ottenuto, alla quale si rifà la versione in scena a Cagliari.  L’autore la riscrisse con lo stile del ‘900: agli elementi barocchi, al minuetto e al valzer, presenti nell’opera, affiancò dissonanze tipiche della musica del XX secolo, dato che la storia si svolge nell’arco di 300 anni: da quando la vicenda ha inizio, all’inizio del ‘700, fino ai giorni nostri, quando la principessa viene risvegliata dal principe insieme a tutta la corte. Di particolare suggestione il momento in cui il sonno scende sulla principessa e tutto il palco è avvolto in una dimensione onirica di gusto surrealista. 

La storia si conclude al termine del secondo quadro del III atto con un fox-trot, che indica l’epoca contemporanea, quando l’opera fu scritta e in cui è ambientato il finale. Lunghi applausi hanno sancito il successo della rappresentazione da parte del pubblico presente in sala. 

“La bella dormente nel bosco” viene replicata il 4, il 5, il 7, l’8, il 10, l’11 e il 12 febbraio.  Protagonisti vocali sono due cast di artisti quali: Veta Pilipenko (3, 5, 8, 10, 12)/Marina Ogii (4, 7, 11) (La Regina/La Rana/La Vecchietta); Angela Nisi (3, 5, 8, 10, 12)/Barbara Massaro (4, 7, 11) (La Principessa); Antonio Gandìa (3, 5, 8, 10, 12)/Davide Giusti (4, 7, 11) (Il Principe Aprile); Vincenzo Taormina (3, 5, 8, 10, 12)/Filippo Fontana (4, 7, 11) (Il Re/L’Ambasciatore); Shoushik Barsoumian (3, 5, 8, 10, 12)/Leslie Visco (4, 7, 11) (La Fata Azzurra); Lara Rotili (La Fata Verde); Lara Rotili (3, 5, 8, 10, 12)/Martina Serra (4, 7, 11) (Il Gatto/La Duchessa/Il Cuculo); Claudia Urru (3, 5, 8, 10, 12)/Martina Bortolotti (4, 7, 11) (Il Fuso/L’Usignolo); Enrico Zara (Mister Dollar/Il Buffone); Nicola Ebau (Un Boscaiolo); Nicola Ebau, Francesco Leone, Marco Puggioni, Enrico Zara (I Quattro Medici). 

 

 


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