Negramaro, notte di musica e magia al Parco dei Suoni di Riola Sardo

Tantissimi giovani da ogni parte della Sardegna all’attesissimo concerto dei Negramaro: leggete la recensione di Massimo Lai e Annalisa Riu


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di Massimo Lai e Annalisa Riu
 
Tantissime persone sono giunte da ogni parte dell’Isola per l’unico concerto in programma dei Negramaro in Sardegna.  
L’impatto scenico è fortissimo, la voce di Giuliano Sangiorgi attacca Sei tu la mia città e scatta l’ovazione: leds bianchi, rossi, blu poi animazioni colorate a tutto palco saranno la scenografia dell’intero concerto. 
La scaletta spazia da Stai attentaMeravigliosoL’Amore qui non passaTutto qui accade a grandi classici come Nuvole e lenzuolaMentre tutto scorre ed Estate. A metà concerto arriva la magia, si spengono le luci e inizia a udirsi un suono noto a noi isolani ed ecco che in cima alla cava, illuminati dalla luna e da una sola luce bianca, ci sono i Mamuthones che si esibiranno in un loro tipico ballo rituale e poi i tributi al pianoforte, da parte della potente ed intensa voce di Giuliano, alla nostra Sardegna con No potho reposare e Love is a losing game (in occasione dell’anniversario della scomparsa di Amy Whinehouse).
Perfetta sintonia tra i Negramaro e il pubblico sardo che si è lasciato coinvolgere per tutto il concerto e anche a luci spente è rimasto lì in attesa che il gruppo uscisse nuovamente per poterlo ancora applaudire e cantare a squarciagola.


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