Feminas: boxis noas e costumadas

Le donne e il canto in Sardegna

A chi assiste ai concerti di musica sarda non sfugge che gli esecutori siano quasi esclusivamente maschili. Se ne può dedurre che in Sardegna le donne non cantano? Evidentemente no: la memoria collettiva, infatti, riporta alla luce un vivo e ricco canto femminile, legato soprattutto allo spazio del privato della casa e della famiglia e al canto religioso devozionale, mentre in passato erano rare le occasioni in cui le donne partecipavano ad esecuzioni pubbliche. Candida Mara, Maria Rosa Punzurudu e Annetta Spano, sono ad esempio i nomi di figure eccezionalmente attive nel campo del canto a chitarra, mentre dagli anni Sessanta, con l’avvento del folk music revival, la presenza della donna come protagonista musicale si è ampliata, sia come interprete di musiche di tradizione, che di nuovi generi legati, in epoca di globalizzazione, all’inevitabile incontro tra linguaggi musicali tradizionali e musiche di importazione.
Al tema del canto femminile di tradizione in Sardegna, è dedicata la prima edizione di Approfondimenti etnomusicologici, organizzata dal Gruppo Vocale Cantigos. L’associazione, formata da donne attive nel campo della vocalità colta e tradizionale, propone due giornate di studio, il 25 gennaio e il 16 febbraio, in cui diversi studiosi relazioneranno sull’argomento, completate dalle performance esemplificative di artisti sardi. Sabato 25 gennaio alle 17.30, nella DomusArt (ex Casa Angioni) di Quartucciu interverranno Luigi Pancrazio Delogu (“Vox Feminae … Letalis est hic morbus. Considerazioni sulla musica e sulle Donne nel medioevo”), Marinella Marras (“Il canto delle donne, il canto della vita”), Roberto Milleddu e Noemi Manca (“Il canto femminile nelle fonti e negli studi etnomusicologici”); modera l’etnomusicologo Marco Lutzu.
A termine delle relazioni, alle 19,30, si esibiranno in concerto i Rosariantes di Belvì, di Dolianova, Marinella e Susi Marras, con la partecipazione straordinaria di Elena Ledda e Simonetta Soro.
L’ingresso alla giornata di studio e al concerto è libero.


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