Allarme crolli: ecco la mappa delle chiese a rischio in città

Grave la situazione nella chiesa di santa Lucia in via Fais. Interventi urgenti anche a Sant’Agostino, San Giovanni e nella cripta di Santa Restituta. Negati i finanziamenti alla chiesa di San Giuseppe


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Non solo Sant’Eulalia, ci sono tante altre chiese a rischio in città. Da San Benedetto a Stampace, dalla Marina a Villanova sono tanti gli edifici religiosi a rischio. Paura per i crolli nella chiesa di Santa Lucia in via Fais. Nel locale adibito a sala comune si registra il cedimento del pavimento con distacco della pavimentazione di alcuni cm. Evidenti gli ammaloramenti di tutti i muri portanti per umidità che è ormai risalita fino a due metri dalla quota del pavimento ed il distacco del battiscopa. Danni al solaio, nella zona del palcoscenico dei locali parrocchiali.  Il Comune data la gravità della situazione, ha stanziato 103 mila euro.

Anche l’antica chiesa di Sant’Agostino in via Baylle, necessita di un “intervento urgente e indispensabile stante il pessimo stato di conservazione dei locali ed il progressivo deterioramento del bene monumentale” e ha ottenuto 50 mila euro per i lavori.

Il Comune ha anche finanziato (69 mila euro) i lavori della chiesa di San Giovanni in via San Giovanni a Villanova, sede dell’Arciconfraternita della Solitudine e quelli per la sistemazione di alcuni soffitti in legno all’interno della cripta di Santa Restituta a Stampace (9 mila euro). E sempre a Stampace l’amministrazione ha detto sì al recupero al recupero ed alla riqualificazione della sacrestia della chiesa di Sant’Efisio, dei vani adiacenti al presbiterio, dell’ambiente adiacente al vano che contiene il cocchio e dell’atrio prevedendo interventi di demolizione di pareti divisorie e rifacimento della pavimentazione in cotto spagnolo e nuovi intonaci sulle pareti e sulle volte. Inoltre si vuole restaurare l’altare in marmo della cappella di Sant’Efisio.

Mentre, nonostante le gravi condizioni dell’edificio è stato negato il finanziamento per  il risanamento della chiesa di San Giuseppe in via San Giorgio. La chiesa è di proprietà privata (appartiene alla Fondazione Istituti Uniti di Ricovero Minorile – Onlus) risale al 1937 ed è l’edificio è chiusa da tempo in quanto verserebbe in cattive condizioni statiche. Nel 2014 la Soprintendenza ha apposto al bene il vincolo monumentale. Ma la chiesa non è di alcuna utilità per le attività parrocchiali. E data l’esiguità delle risorse a disposizione per San Giuseppe niente soldi.

 


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