Corso, mai più auto. Residenti: “Ora solo bar. Addio alle piccole attività”

Definitiva la pedonalizzazione del corso Vittorio Emanuele II. La sperimentazione è finita, secondo il Comune il provvedimento ha conquistato i cagliaritani. Marina Marchi: “Anziani penalizzati e morte delle piccole attività artigiane che sempre sono esistite nel Corso”


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C’è l’ok definitivo della giunta: il corso Vittorio Emanuele II, nel tratto che va da piazza Yenne a via Sassari, è stato pedonalizzato. La sperimentazione è finita, secondo il Comune il provvedimento ha conquistato i cagliaritani e quindi mai più auto. Per ora solo nel tratto fino a via Sassari, ma quando i lavori saranno conclusi lo stop alle auto riguarderà anche il tratto che da via Sassari porta fino a via Caprera. Ma l’idea non piace a tutti. Secondo la residente Marina Marchi sono state penalizzate “le persone anziane e i disabili (i quali non possono nemmeno usufruire del bus amico che arriva presso le abitazioni su prenotazione e che non può più entrare tra piazza Yenne e via Sassari), o con difficoltà di deambulazione, lavoratori ecc. che si vedono negato il diritto alla mobilità visto che sono spariti i mezzi pubblici a favore di iniziative becere che hanno fatto del Corso una stradina ‘bidduncula’ quasi di periferia che funge da piazza, mentre le piazze vengono inaugurate per nulla, a favore di commercianti e dei tavolini (dove si siedono solo persone che vogliono mettersi in mostra) che hanno sommerso tutto”. La Marchi parla di “squallore e la morte delle piccole attività artigiane che sempre sono esistite nel Corso e nel suo contesto urbanistico  che la Giunta Comunale e anche l’opposizione che non ha fatto opposizione, ha permesso morissero a poco a poco”.


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