“Cagliaritani senza aerei a Natale, anche i low cost diventano proibitivi”

“E’ l’ennesima conferma che il sistema dei collegamenti aerei va cambiato. Non si possono lasciare in ostaggio migliaia di emigrati sardi che, durante le festività di fine anno, vogliono tornare nell’Isola”. E’ duro il commento del consigliere Edoardo Tocco


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“E’ l’ennesima conferma che il sistema dei collegamenti aerei va cambiato. Non si possono lasciare in ostaggio migliaia di emigrati sardi che, durante le festività di fine anno, vogliono tornare nell’Isola”. E’ duro il commento del consigliere Edoardo Tocco (FI) sulla mancanza dei posti sui voli per Milano. Difficoltà che si registrano anche sugli aerei per la Capitale. “Dal 20 al 24 dicembre – aggiunge l’esponente degli azzurri – è quasi impossibile trovare un posto disponibile nei collegamenti tra il capoluogo lombardo con Cagliari e Alghero. Un’assurdità che costringe molti lavoratori che si trovano nella Penisola a rinunciare alle vacanze di fine anno con la famiglia”.

Non basta solo la battaglia sull’insularità per salvaguardare i diritti dei sardi, anzi: “Si deve andare oltre – spiega il forzista – con una mobilitazione contro questi soprusi che danneggiano i sardi. E’ necessario un atto di forza contro lo Stato, che ignora le esigenze dei cittadini isolani, e l’Europa ancora priva di politiche che diano un vero diritto alla mobilità”.

Perché anche viaggiare attraverso le compagnie low cost diventa proibitivo: “Non è possibile andare avanti così – insorge Tocco – Occorre che la giunta ponga al centro della vertenza con il governo anche la garanzia di collegamenti più efficienti tra la Sardegna e la Penisola”. Perché il blackout dei trasporti non riguarda solo i cieli, ma anche i collegamenti via mare: “E’ incomprensibile che per tornare in Sardegna tantissimi viaggiatori debbano essere sottoposti ad una vera e propria stangata – conclude Tocco – La politica dovrebbe venire incontro al diritto alla mobilità degli emigrati isolani, con agevolazioni e prezzi concorrenziali per quanti intendono tornare nella terra d’origine”.


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