Quartu, sigilli alla Marinella: “Così ci mettono solo in ginocchio “

Gli ispettori del Settore “Attività Produttive” del Comune di Quartu hanno apposto i sigilli in alcune aree della struttura ritenute abusive. Il titolare della Marinella lancia le accuse: “Perchè nonostante ci dicano che siamo abusivi, ci fanno pagare le tasse anche per quella cubatura? E’ assurdo, ci sono troppe anomalie, stiamo pagando anche i debiti della precedente gestione che non ci compete, ma a nulla è valsa la nostra volontà di sanare in questa situazione di confusione”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Mohamed Serour, titolare de “La Marinella”, non ha parole per quel che definisce un’assurda vicenda: “Ce l’hanno fatta – dice amareggiato – oggi ci hanno messo i sigilli perché il Comune di Quartu ci accusa di abusi edilizi. Ma ci sono tante anomalie, noi paghiamo anche le tasse su quelle cubature definite non a norma, così stanno ammazzando soltanto la nostra attività commerciale e chi ci lavora”. 

Per ora bar, caffetteria e tabacchi rimangono aperti, ma si lavora a ranghi ridotti, con la diminuzione del personale. Malumore, disagi, rabbia e amarezza: manca il dialogo ta commercianti e uffici competenti – lamentano dalla Marinella – tutto da quando un anno fa la gestione è passata nelle mani dell’egiziano, Mohamed. 

Alla fine, il nucleo Controllo Attività produttive della polizia municipale di Quartu, ha apposto i sigilli in quelle aree  riservate alle sale, con tanto di sedie e tavolini, ritenute “abusive”. Una paventata mazzata preannunciata qualche giorno fa dallo stesso gestore del locale sul litorale quartese: “Presenteremo immediato ricorso al Tar con richiesta di sospensiva – fanno sapere dallo studio legale Antonio Gaia – la cosa alquanto strana è che il nostro cliente Mohamed sta pagando da tempo anche le tasse su quelle parti ritenute da loro abusive, ciò che abbiamo riscontrato è la totale assenza di dialogo con gli uffici competenti. Questo sarà unicamente un danno – prosegue il legale di Mohamed – perché la proprietà dovrà ridimensionare le unità lavorative, con i disagi per le famiglie che si troveranno in ginocchio. Noi adesso procederemo con i dovuti ricorsi, cercheremo di fare ampia chiarezza anche in altrettante sedi su tutta la confusione burocratica di quella zona”.

LA QUERELLE. Il grido d’allarme è del gestore dello storico locale di Quartu, Mohamed Serour, seriamente preoccupato per una burocrazia che definisce assurda: “Oggi il Comune di Quartu si accorge che ci sono abusi edilizi – dice – non è cambiato nulla rispetto al passato, 40 anni fa da che esiste la struttura, dal dicembre 2015 ho in mano io l’attività di bar e ristorante, ricevo accuse per abusi edilizi ma le tasse vengono comunque calcolate sulla cubatura esistente che però viene dichiarata non a norma.  Ci sono in ballo una settantina di persone che hanno famiglia,  hanno debiti e spese durante il periodo di alta stagione. Noi abbiamo tutto l’interesse come stiamo già facendo di adeguare e sanare debiti pregressi, ma qui le Istituzioni ci stanno mettendo in ginocchio. Perché succede questo – accusa Mohamed – forse sto dando fastidio perchè sono egiziano”? 

“Mi hanno chiesto di chiudere le sale esterne – prosegue Mohamed – arriviamo in totale quasi 500 posti a sedere tra caffetteria,  bar,  ristorante,  da diversi anni la vecchia gestione-proprietà non pagava nemmeno le tasse,  mi sono accollato tutti i debiti regolarizzando tutti questi anni con delle rate concordate e ora – sostiene il titolare della Marinella è arrivata questa mazzata che manderà a casa tutti i nostri lavoratori,  perché le spese sarebbero impossibili da sostenere. Chiediamo ai politici, al sindaco,  agli amministratori locali di aiutarci,  dateci la possibilità di sanare ma non fateci chiudere”.


In questo articolo: