Liceo Artistico spaccato in tre: la protesta al Comune

L’istituto in tre sedi, tutte distanti tra loro: via Sant’Eusebio, via Bixio, e poi c’è il Besta a Monserrato. La Dirigente: “Spesso i ragazzi sono costretti a emigrare per i laboratori, noi vorremmo trovare una scuola che ci possa accogliere o almeno ridurre le sedi da tre a due”. Ma da via Roma rinviano alla Città Metropolitana


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

“Nessuno può prendere impegni. Perché la responsabilità è della Città metropolitana”. È l’esito dell’audizione alla commissione comunale Pubblica Istruzione di Ignazia Chessa dirigente scolastica del liceo Artistico Fois. La scuola ha vissuto tra i disagi l’anno scolastico in corso. E teme per la ripresa delle lezioni dopo l’estate. Ma dal palazzo di via Roma nessuna risposta utile.

“La scuola è in crescita stabile da almeno 5 anni l’anno prossimo avrà 43 classi e non ci stiamo negli spazi attuali”, spiega la Chessa, “perché mancano radicalmente tutti i laboratori sia musicali che artistici”. L’istituto è in 3 sedi, tutte distanti tra loro: via Sant’Eusebio (20 aule), via Bixio (15 classi) e poi c’è il Besta a Monserrato. “Spesso i ragazzi sono costretti  a emigrare per i laboratori”, aggiunge la Chessa, “noi vorremmo trovare una scuola che ci possa accogliere o almeno ridurre le sedi da tre a due. C’è poi il problema dei bidelli. Il loro numero è parametrato sulle classi e non sulle sedi, facile immaginare i disagi”.

Ma il Comune rinvia alla Città metropolitana. “Abbiamo voluto audire in Commissione la dirigente perché il problema dei locali del Liceo Artistico è un problema che non può non interessare la città”, ha dichiarato Filippo Petrucci, presidente della commissione Pubblica Istruzione, “così come gli altri, inerenti tutti gli istituti superiori. Detto questo, il tema deve essere approfondito nella sua sede, ossia la Città metropolitana, erede della Provincia, e non in Comune (che si occupa delle scuole fino alle medie inferiori); so già che la Consigliera Metropolitana Michela Mura si è interessata attivamente al tema”. 


In questo articolo: