Vertenza Fiera, Tocco: “La Regione tuteli i dipendenti di viale Diaz”

Tracollo della Fiera Campionaria di Cagliari, ora “sanguinante”, ma ora si pensa soprattutto anche ai dipendenti dell’Ente. Edoardo Tocco, FI: “La realtà della Fiera della Sardegna per 70 anni ha dato impulso e lavoro diretto a centinaia di famiglie, ora spetterà alla Regione tutelare il futuro delle maestranze che stanno vivendo un periodo di incertezza”


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Il consigliere regionale di Forza Italia, Edoardo Tocco lancia l’allarme sul futuro della Fiera internazionale della Sardegna: “Il tempo corre con il rischio che la prossima edizione dell’evento, che giungerebbe al 69esimo anno, non ci possa celebrare – evidenzia l’esponente degli azzurri – considerato che ancora non c’è la certezza delle risorse”. Una sconfitta per l’intero panorama economico dell’Isola, che per la prima volta vedrebbe desolatamente vuoti i padiglioni a ridosso di viale Diaz. “Si tenga conto – aggiunge Tocco – che la Campionaria rappresenta da anni per la Sardegna un importante vetrina per il commercio, l’artigianato e l’industria regionale, oltre a produrre una grossa opportunità di affari per molteplici aziende espositrici nazionali ed internazionali. Senza poi dimenticare il fondamentale veicolo dal punto di vista turistico per la città e l’Isola”. Sul portale della fiera solo la comunicazione sulla cessazione dell’attività dell’azienda speciale Fiera della Sardegna, con i compiti trasferiti ad un altro ente nell’ambito della Camera di Commercio. Da qui la preoccupazione del consigliere regionale, che presenterà un’interrogazione urgente alla giunta Pigliaru: “Continuo a credere che la scelta di sopprimere l’ente si sia rivelata negativa. Una scelta sbagliata e drammatica, che si riflette sull’incertezza per lo svolgimento degli eventi ed il percorso lavorativo dei dipendenti inglobati nell’azienda – conclude Tocco – Occorre che la Regione risolva la situazione, assicurando lo svolgimento di una rassegna unica, dal punto di vista produttivo, a livello internazionale. Non è possibile che la Sardegna possa perdere la vetrina per eccellenza”.