Piazza Trento, morto per overdose: “Come gli anni ’80, incubo eroina”

Ancora un tossicodipendente trovato morto stamane a Cagliari, stavolta a S.Avendrace: è la quarta vittima nel giro di poche settimane. Eroina tagliata male, dose eccessiva, mentre a San Michele è ancora facile poter acquistare una dose a pochi euro


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(Nella foto in alto, polizia e carabinieri in piazza Trento, attorno al cadavere del giovane tossicodipendente)

Ancora una morte per droga a Cagliari, notizia data questa mattina in apertura del giornale su Cagliari Online, si continua a morire per quella droga maledetta chiamata eroina, ancora troppo facile comprarla in città, tra via Timavo, via Seruci o via Premuda (nel cuore di San Michele) o ancora nei palazzoni di via Tintoretto, a Mulinu Becciu. Dai cinque ai 10 euro, lo smercio è incontrollato: la quarta, stavolta è la quarta persona che non ce la fa, questa mattina è accaduto in piazza Trento, dietro la vicina edicola, di fronte agli uffici della Regione. 

Anche stavolta si tratta di un giovane cagliaritano, è stato trovato senza vita, ancora con la siringa insanguinata sul braccio accanto al corpo ormai esanime, inutile per i soccorritori del 118 rianimarlo, riacciuffarlo per i capelli come spesso accade tra via Cornalias, via Serbariu, nei luoghi del buco, dove un giorno sì e uno no le sirene delle ambulanze che sfrecciano da quelle parti spezzano la quiete di quel rione. Sul posto stamane c’erano gli agenti della Squadra Volante e i Carabinieri, pochi i dubbi sul decesso: eroina. Forse tagliata male oppure un dosaggio eccessivo, fatale, troppo pericoloso, soprattutto per coloro che non sono iscritti al SerD e non assumono il metadone, per i medici una sorta di deterrente o “protettivo” proprio per cautelarsi da un epilogo drammatico di questo genere, come quello di stamattina.   

Sul corpo del giovane verrà effettuata l’autopsia: nel giro di qualche settimana, è dunque la quarta tragedia in città, a ritroso, un 50enne, tossicodipendente, morto nella sua abitazione in via Meilogu, poi un 54enne trovato senza vita in via Cinquini, nei pressi dell’ex circoscrizione, ancora un 45enne fulminato da una dose eccessiva tra i giardinetti delle palazzine della ex Gescal. Un elenco orrendo, stilato in appena un mese e mezzo temporale: tensione, disagio sociale, spaccio e micro spaccio, centinaia i giovani (uomini e donne, indistintamente), che arrivano dai comuni limitrofi, comprano, si fanno nelle piazzette, in strada, si appartano dove nessuno può vederli. Una realtà che fa paura, in mente si hanno le stesse modalità degli anni ’80 quando tra i palazzoni di via Piovella o nei quartieri di Cagliari si faceva lo slalom tra le siringhe terra, boccette di metadone, fazzoleti sporchi di sangue. Oggi è tornata la brutta metamorfosi del tossico del 2016, ancora troppo difficile da aiutare, mentre Istituzioni locali e cittadini sono immersi in quel vortice tra imbarazzo, paura e sconcerto, le forze dell’ordine tra gli “interpreti principali”, spaccio e sequestri di droga lo dimostrano come non mai, ma purtroppo è ancora troppo difficile evitare questi drammi attuali.


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