Piano contro il rischio alluvioni, c’è il via libera per Decimomannu

Accolte le osservazioni, così Decimomannu va in campo per la prevenzione del rischio idro geologico


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Approvato il Piano di gestione rischio alluvioni. Mappe di Decimomannu incomplete, arrivano le integrazioni dopo le osservazioni al Ministero. Nelle mappe del piano di gestione del rischio alluvioni mancano diversi complessi immobiliari privati e risultano assenti anche importanti strutture pubbliche di proprietà comunale. Per il territorio di Decimomannu la regione dovrà ora garantire le dovute integrazioni. Che i tempi per l’approvazione del Piano di gestione del rischio alluvioni – PGRA – fossero maturi, l’assessore regionale ai lavori pubblici Paolo Maninchedda, lo aveva già fatto trapelare durante un convegno organizzato proprio a Decimomannu, dalla Segretaria del PD locale Alberta Grudina e aveva fissato nel 22 dicembre scorso, la data ultima di approvazione, ma che su scala regionale, si arrivasse a ritenere “non accorgibili” la gran parte delle osservazioni presentate da quindici soggetti, tra società, associazioni, cittadini e pubbliche amministrazioni, nessuno proprio se lo poteva aspettare. Bocciate infatti le osservazioni presentate da Mauro Pili. Non è andata meglio al Movimento Unidos.

Rimandate invece a successive integrazioni le osservazioni proposte dai comuni di Villaputzu e Muravera, uniche tra le amministrazioni ad esser presenti nella lista dei quindici. Per quanto riguarda Decimomannu, sono state accolte in parte le osservazioni portate avanti da Bruno Lai, del Gruppo Analisi Tecnica Cittadini per Decimomannu, rappresentato in consiglio comunale da Cristina Gai. Altre, più articolate sotto il profilo tecnico, dovranno essere approfondite con il coinvolgimento diretto del comune. Nell’attesa del positivo parere del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, da ora in poi sarà più chiaro il lavoro di monitoraggio e prevenzione che i comuni dovranno portare avanti in caso di fenomeni meteo particolarmente avversi. Le mappe di dettaglio suddividono infatti i territori dei comuni sardi indicandone i fattori di rischio e pericolo, definendone anche a colpo d’occhio l’eventuale danno potenziale atteso.

Il Piano vuole essere uno strumento capace di fondersi coi piani comunali di protezione civile e conta di ridurre al minimo le conseguenze negative per la salute umana, l’ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche derivanti dal presentarsi di eventi meteorici particolarmente avversi. Se il Piano verrà correttamente osservato, si potrà finalmente evitare di compiere nuovamente gli errori del passato che incisero in maniera devastante sulla vita quotidiana di diverse cittadine dell’isola, tra cui, Capoterra e Olbia, tristemente balzate agli onori della cronaca nazionale per via del gran numero di vite umane annientate dalle furia delle acque.


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