Massimo, una vita a metà: attore di giorno e clochard la notte – VIDEO

Una storia triste, tra solitudine e povertà assoluta: accade a Buoncammino, accanto ai giardinetti che si trovano subito dopo la salita di Piazza D’Armi, dove un cagliaritano 47enne vuole cercare di riscattare la sua esistenza. Guardate il VIDEO


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La sua vita si divide a metà: attore teatrale da un lato, tra gli applausi del pubblico in platea e clochard durante il resto della sua giornata. Sembra strano, ma è così: Massimo (nome vero, di battesimo), 47 anni, cagliaritano doc, è costretto a vivere in strada, al riparo dalle intemperie a Buoncammino, dentro un rifugio-tugurio di fortuna, ricavato accanto allo strapiombo che sovrasta l’ex ospedaletto militare abbandonato di vico III° Merello. Davanti agli occhi dei curiosi, increduli, c’è una sorta di tenda da campeggio malconcia, con dentro materassi umidi, decine di coperte e un amico di nazionalità tunisina, che “abita” con lui. 

DEGRADO E SOLITUDINE. Tra le erbacce e un pericoloso albero sradicato per via di vento e piogge copiose di queste settimane, una distesa di rifiuti, odore di escrementi, il degrado. Per trascorrere la notte Massimo ha la fortuna di dormire anche a Villa Asquer, in viale Ciusa, ma al mattino è costretto (come gli altri) a lasciare le camere del dormitorio della Caritas e trovarsi qualcosa da fare. Non è facile, ieri ancora peggio: “Ha piovuto e ha allagato tutto – dice – abbiamo messo le trapunte ad asciugare”. Il gestore di un chiosco-bar di fronte all’ex carcere, lo aiuta come può.. “mi danno qualcosa da mangiare, sono persone davvero buone” … e mentre parla dei suoi problemi, ha gli occhi lucidi. Gli occhi di un uomo che non si arrende, ha la barba incolta, occhi chiari, giubbotto che lo ripara dal vento che taglia il suo viso come una lametta, sogna un riscatto morale, sogna un lavoro, uno vero e continuativo e scrollarsi di dosso una vita fatta di stenti e delusioni. Sua madre è scomparsa recentemente, con il resto della sua famiglia non c’è serenità. Meglio stare in strada, ma con dignità e testa alta, come dice e ripete continuamente. I servizi sociali del Comune conoscono la sua vicenda, gli hanno promesso “malgrado non ci sono soldi…” una piccola somma con cui campare, “ma chissà….aspettiamo..” 

GLI AIUTI. Croce Rossa e “volontari della notte” passano spesso da queste parti, Massimo è ben conosciuto, in questi giorni al teatro Massimo di Cagliari, insieme anche a Antonio e Patrizia (loro abitavano nei vagoni arrugginiti delle Ferrovie in via Roma), portano in scena alcuni spettacoli all’interno di uno specifico progetto sociale con un palinsesto dedicato anche alle scolaresche: “Mi aiuta a distrarmi  – prosegue l’uomo – in questa vita vorrei avere una seconda possibilità, non sono mai stato dentro, non ho mai fatto uso di droghe, ma il destino è stato funestato da brutte vicende, poi ho perso il lavoro”. Per potergli dare una mano d’aiuto, Massimo è reperibile al cellulare 329/1654828, il buon cuore dei cagliaritani e non solo, come è già accaduto per vicende tristi di questa portata, farà il resto.

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