Franco Rachele, il presidente dei poveri: “Così inventai il mercatino”

Parla l’inventore del mercatino domenicale di piazza Trento a Cagliari nell’intervista di Marcello Polastri: “Mi hanno persino offerto di candidarmi alla presidenza della Regione. La politica non fa per me. Io, Franco Rachele, la faccio a modo mio, la politica: aiutando il prossimo. Offrire un servizio per tutti, ciascuna domenica come quella odierna, è impagabile. Ecco perché per tutti sono il presidente. Sì, del mercatino dei poveri”


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di Marcello Polastri

Franco Rachele ha 68 anni. Da  20 è il presidente dell’associazione Fiera Domenicale fondata per organizzare, appunto tutte le domeniche, il mercatino dell’usato di piazza Trento a Cagliari. Un grande fazzoletto d’asfalto ribattezzato piazza Sorcinelli.

Com’è nata l’idea del mercatino? 

“Per puro caso, mentre tanti anni fa al bastione di Saint Remy osservavo gli espositori. Mi son detto: perché non realizzare un mercatino del genere nel quartiere di Sant’Avendrace, giusto per rivitalizzarlo?”.

Una scommessa vincente, considerata l’affluenza del pubblico. 

“Sì, un progetto ben riuscito. Piazza Trento ladomenica era un deserto, gli altri giorni della settimana il parcheggio dei dipendenti regionali e la notte, terra di donnacce. A credere nel mercatino, in fin dei conti, è stato tutto il quartiere. 

L’identikit di un espositore domenicali?

Uomo o donna, dai 20 anche agli 80’anni. Con difficoltà economiche. Brava gente che abita a Sant’Avendrace, Is Mirrionis, Tuvumannu. Ed anche in piazza Medaglia e San Michele. I nostri venditori sono comunque di nazionalità diverse. 

Gli espositori storici? Lavorano ancora oggi con voi? 

“Tante parsone espongono oggi per la prima volta, altri sono soci storici. Consentiamo a tanti di arrotondare con la vendita dei loro “pezzi” usati, chincaglierie altrimenti inutili, che però diventano utili per chi le acquista o le cerca disperatamente”.

Tipo…

“Scarpe usate, un cacciavite, un ferro da stiro, l’armadietto d’epoca, oppure un tavolo riparato e che costa pochi euro”. 

Roba che scotta… in vendita? 

“Nel modo più assoluto: no. Perché abbiamo un rigido controllo della merce che viene esposta. Ciascun espositore che vende si prende le proprie responsabilità per la merce che offre!”.

Concorrenza sleale? 

“Tanta. Ultimamente a Cagliari sono sorti come funghi altri mercatini dal nulla, in modo incontrollato. Così, quando in quelle piazze che la domenica ospitano altri mercatini dell’usato, sono accaduti episodi spiacevoli, c’è chi sbagliando, ha pensato male del nostro mercatino”.  

Insomma siete regolari.

 “Certo, paghiamo un canone regionale per la concessione dello spazio, per tutte le domeniche del mese”. 

Degli espositori che si piazzano fuori dal mercatino cosa pensa? 

“Non sono fatti miei. Da un lato capisco, essendo sensibile, che anche loro hanno bisogno di 20 euro per pagarsi la bombola del gas o una bolletta. Di certo non sono nostri associati e per quanto mi riguarda, proprio noi che paghiamo e rispettiamo le regole, non abbiamo mica tanti diritti. Chi invece non paga concessioni, spesso per strada fa quel che vuole”. 

Un episodio che l’ha colpita?

“Ne esistono tanti. Ad esempio quello di chi, a fine mese, non si può permettere di pagare la quota associativa. Siamo noi ad aver offerto più volte l’accesso gratuito.  Consentendo a chi ha venduto i suoi oggetti, di pagare poi la quota associativa”. 

Dicono che piazza Sorcinelli sia una Porta Portese cagliaritana presa di mira dai cercatori di voti? 

“Si. Da noi, in piazza Trento, passeggiano sempre prima delle elezioni politici di sinistra e di destra. Tante promesse inutili, tante allusioni come quella di volermi come candidato”. 

Ad esempio? 

“Alla presidenza della Regione. La politica non fa per me. Io, Franco Rachele, la faccio a modo mio, la politica: aiutando il prossimo. Offrire un servizio per tutti, ciascuna domenica come quella odierna, è impagabile. Ecco perché per tutti sono il presidente. Sì, del mercatino dei poveri”. 

 

Prosegue su http://www.sardegnasotterranea.org 


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