Floris contro Zedda: sfida tutta cagliaritana per le regionali

Cappellacci ha lanciato il nome del senatore Fi per la corsa a viale Trento del febbraio 2019 e il primo cittadino del capoluogo è l’uomo forte del centrosinistra. L’ipotesi è suggestiva: l’ex sindaco potrebbe trovarsi faccia a faccia col proprio successore a palazzo Bacaredda


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di Ennio Neri

Alle regionali la sfida potrebbe essere quella del passato contro il futuro. Per un duello elettorale dal sapore tutto cagliaritano. Lo scontro che si profila per la conquista di viale Trento nel gennaio 2019 è tra il senatore Fi ed ex sindaco di Cagliari  Emilio Floris e l’attuale primo cittadino del capoluogo sardo Massimo Zedda.  Entrambi vantano un curriculum  politico costruito tutto sulle vittorie: consigliere regionale, due volte sindaco e senatore il primo, consigliere comunale, consigliere regionale e due volte sindaco (compresa un inaspettata vittoria alle primarie del centrosinistra) il secondo. E ora per sindaco e predecessdore potrebbe essere arrivato il momento di correre per la poltrona più alta della politica isolana.

Emilio Floris ci aveva già provato nel 2009, ma all’ultimo momento Berlusconi scelse Cappellacci, e 10 anni dopo potrebbe ritentare per riportare il centrodestra in viale Trento. L’anagrafe non è dalla sua parte (è del 1944), ma l’ex sindaco gode ancora di agganci di ferro in città e potrebbe blindare la vecchia coalizione di centrodestra e arginare l’esodo dei moderati verso il centrosinistra. Oltretutto è in grado di sostenere finanziariamente una campagna elettorale efficace. Proprio Cappellacci, coordinatore sardo del movimento del Cavaliere, in un’intervista su L’Unione Sarda di due settimane fa, in riferimento al senatore cagliaritano forzista, ha dichiarato che “se sosterrà la battaglia sull’Irap e su tutte le altre questioni potrebbe essere un buon candidato”.

Nel centrosinistra invece la conferma di Pigliaru appare sempre in più improbabile e sono in ascesa le quotazioni del primo cittadino cagliaritano Massimo Zedda. Reduce dalla conferma dello scorso anno a palazzo Bacaredda (una vittoria al primo turno, unico caso tra i grandi centri italiani alle scorse amministrative) quello dell’attuale sindaco di Cagliari è tra i nomi più spendibili per il centrosinistra per le regionali del 2019. Ma i dubbi, in questo caso, sono tutti per Zedda, anche in virtù della legge elettorale tradizionalmente favorevole al centrodestra (Pigliaru sconfisse Cappellacci di un soffio nel 2014). Oltretutto l’attuale sindaco potrebbe giocarsi carte migliori come la riconferma a primo cittadino della Città metropolitana.

Circolano poi altri nomi. A destra c’è quello di Alessandra Zedda, consigliera regionale Fi e a sinistra quello di Paolo Maninchedda, assessore regionale dei Lavori pubblici e leader del Partito dei Sardi. Il Movimento 5 Stelle, dopo il flop di 5 anni fa (la lista non fu presentata), tenterà l’assalto all’aula di via Roma e il candidato potrebbe essere Mario Puddu, primo cittadino di Assemini, mentre la galassia indipendentista (o parte di questa) potrebbe convergere sulla candidatura dell’ex direttore dell’Unione Sarda Anthony Muroni


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