“Non spegniamo Cagliari”: il grido di speranza di locali e ristoratori

Sabato confronto pubblico a Cagliari: “Ci pensate nel vedere Cagliari che si spegne letteralmente a mezzanotte? Io ho 33 dipendenti, ad esempio, se ci fanno chiudere presto equivale a dire che venti di loro li devo tenere a casa. Siamo letteralmente morti”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Non spegniamo Cagliari. E’ lo slogan che parte dal pensiero fisso di chi ha un’attività commerciale in centro città, dove la scure di Mamma Regione, sulla questione tavolini da “smantellare” allo scocare della mezzanotte, non è di certo scongiurata.

LA POLEMICA. I turisti in piena stagione estiva, ad esempio, cosa penserebbero di Cagliari e della sua offerta per trascorrere le vacanze nella nostra Isola?

“Ci pensate nel vedere Cagliari che si spegne letteralmente a mezzanotte? Io ho 33 dipendenti, ad esempio, se ci fanno chiudere presto equivale a dire che venti di loro li devo tenere a casa. Siamo letteralmente morti, per questo è importante dialogare e confrontarci. Lo faremo con il sindaco Massimo Zedda, noi gestori, commercianti e ristoratori e comitati anti-rumore. Cagliari non può e non deve spegnersi”. Stefano Floris, giovane gestore del Beer Garden di via Angioy e Beer Beach al Poetto, parla a chiare lettere. Lo segue a ruota Marco Pinna, del ristorante nel Corso Vittorio Emanuele “L’Angolo di Pinna”, penalizzato come altri esercenti dai lavori della passeggiata nei pressi dei ritrovamenti archeologici.

LA DIATRIBA. La Regione impone lo stop di tavolini all’aperto in estate? Bene, il Comune di Cagliari però d’altro canto difende i ristoratori e titolari dei locali di Stampace e Marina, “opponendosi” sui ragionamenti messi nero su bianco dei provvedimenti anti-rumore facendo notare che il chiasso spesso e volentieri lo provocano le persone che stanno sulle gradinate, sui marciapiedi, lontano insomma dalle vetrine dei negozi.

A far baccano, infastidendo il sonno dei residenti con schiamazzi nel cuore della notte e a spaccare le bottiglie in vetro, non sono certo i clienti seduti ai tavolini, che magari si stanno gustando antipasti e sorseggiando una birra al fresco. Di questo e di altro ancora insomma si parlerà all’incontro previsto per sabato 29 aprile dalle ore 16 alle 18, all’Exmà in via San Lucifero. Sarà l’occasione di un faccia a faccia tra addetti ai lavori, associazioni, cittadini e amministratori.


In questo articolo: