Addio Università: a Cagliari 11 mila studenti in meno in 20 anni

Una riduzione di un terzo del totale. Crisi e spopolamento tra i fattori principali. Preoccupazione al Comune:”Perdiamo risorse intellettuali ed economiche, la città si impoverisce. Pronta una mozione da votare in Consiglio per chiedere a Regione ed Ersu  la residenzialità studentesca.


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Addio Università: a Cagliari 11 mila studenti in meno in 20 anni. Da 37 mila a 26 mila, quasi un terzo del totale. Crisi e spopolamento tra i fattori principali dell’abbandono. Una situazione che preoccupa anche la politica cittadina: il capoluogo rischia infatti un progressivo impoverimento in termini di risorse sia intellettuali che economiche. E ora si muove il Consiglio comunale che punta all’ampliamento dell’offerta di alloggi in città. La settimana prossima sarà votata in commissione Patrimonio una mozione (da votare in aula) per chiedere a Regione ed Ersu un piano per l’emergenza abitativa degli studenti universitari

 

I dati: su una domanda complessiva di alloggi di circa 13 mila fuori sede (di cui mille e 194 idonei per sistemazioni presso le case dello studente) oggi la capacità dell’Ersu è di circa 800 posti, in quanto sono operative solo tre case dello studente delle cinque esistenti nel territorio cittadino.

 

Ed ecco il dato più drammatico: gli iscritti all’Università degli studi di Cagliari sono passati dai 37 mila degli anni 90 ai 26 mila odierni. Secondo  la mozione della commissione Patrimonio (che sarà votata la settimana prossima) tra le cause che scoraggiano gli studenti e li portano a scegliere destinazioni diverse da Cagliari per i loro studi viene annoverata la mancanza di strutture in grado di dare risposte all’esigenza abitativa.

 

Perché oggi il maggior numero degli studenti fuori sede, non trovando posto negli studentati, si trova a  dover reperire l’alloggio sul mercato privato con maggiori difficoltà e con prezzi elevati.

 

La commissione ricorda poi la relazione scientifica finale redatta a conclusione del Progetto Social Welfare Student condotto dal Crp dalla quale è emerso che in media ogni studente fuori sede abitante nel capoluogo spende tra affitto, trasporti, energia, spesa alimentare e divertimento e svago circa 610 euro, quindi i circa 13 mila studenti fuori sede portano in città complessivamente in un anno quasi 100 milioni di euro.

 

Insomma, la presenza dell’Università è fattore sì di valorizzazione e di crescita culturale della comunità cittadina, ma presenta anche ricadute notevoli dal punto di vista economico e anche questo aspetto ha spinto la commissione a convincere il consiglio comunale a fare la propria parte per il problema abitativo degli studenti.

 

La mozione chiede dunque di “aprire un tavolo tecnico con il  Ministero, la Regione, l”Ersu, l’Università e le rappresentanze degli studenti nonché un dibattito in Consiglio Comunale per affrontare il tema della residenzialità per gli studenti ed individuare congiuntamente le migliori soluzioni al problema”.

 

“Si parla tanto di città intelligente e smart cities”, sottolinea Fabrizio Marcello, Pd, presidente della commissione Patrimonio, “e trattenere i propri cervelli significa far crescere la città e la sua capacità intellettiva. Gli studenti non devono solo stare qui per un passaggio, ma rimanere per fare start up imprese e cultura. La città sul tema in passato ha sonnecchiato ora la funzione del Comune è quella di fare da stimolo con gli altri enti”. 


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