Cagliari, licenziati gli addetti anti incendio degli ospedali: è caos

Licenziamento immediato, da un giorno all’altro: gli 11 cagliaritani che garantiscono la sorveglianza e anti incendio al Santissima Trinità e al Marino denunciano la loro storia.


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Licenziati da un giorno all’altro. Undici lavoratori del servizio sorveglianza anticendio al servizio della Asl 8 presso l’ospedale Marino e Santissima Trinità, finscono a casa. Ieri il loro ultimo giorno di lavoro dopo 4 anni. Avevano un contratto a tempo indeterminato. La beffa? Al loro contratto manca la clausola sociale, quella che avrebbe permesso loro di essere assunti dalla ditta subentrate. Il 30 novembre infatti è scaduto il contratto alla ditta con il quale erano assunti la Phos di Prato, si è inserita la vincitrice della  gara d’appalto, la Geas di Udine che, a quanto pare, non avrebbe nessuna intenzione di assumerli. 

“Giovedì abbiamo ricevuto comunicazione dalla nostra ditta del licenziamento immediato, ieri è stato il nostro ultimo giorno giorno di lavoro” spiega Erminio Tramatzu, 40 anni, portavoce dei lavoratori, che a gennaio diventerà papà. Come lui restano senza lavoro giovani e padri di famiglia, ultra 50enni che difficilmente in questo periodo potrebbero trovare nuova occupazione. “Noi non ci arrendiamo, andremo avanti su tutti i fronti. Il posto di lavoro è il nostro. Non siamo stati tutelati da chi avrebbe dovuto. Ci hanno chiuso le porte in faccia. E’ una vergogna, ci hanno fregato”, tuona Tramatzu.

“Non è stata inserito la clausola sociale e questi sono i risultati – aggiunge Valerio Mereu della Uil – come si dovrebbe invece fare. Abbiamo chiesto alla nuova ditta di assumere i lavoratori ma la loro risposta è stata che non sono obbligati. Undici famiglie restano così senza lavoro. Abbiamo chiesto un incontro urgente con l’assessore alla Sanità e con il commissario dell’Asl di Cagliari. ma al momento non abbiamo ottenuto nessuna risposta.”