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Due bande di insospettabili cagliaritani e dell’hinterland finiscono in trappola: gestivano lo spaccio della droga alla Marina e a is Mirrionis e in particolare spacciavano davanti alle scuole. Sono stati resi noti dai carabinieri i dettagli dell’operazione “Camaleonte”, iniziata alle prime luci del giorno e che ha portato a 24 iscritti nel registro degli indagati. L’operazione, durata poco più di 1 anno e partita dall’attività di controllo davanti alle scuole dell’isola, grazie a numerose segnalazioni provenienti da genitori e professori, ha permesso ai carabinieri di individuare due gruppi criminali che operavano a Cagliari (nel quartieri Marina e Is Mirrionis) e uno a Sant’Antioco dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Ecco i nomi degli arrestati:
Roberto Bollea, cagliaritano, 44 anni, residente in via Premuda;
Enrico Cabras, nato a Carbonia, 26 anni, residente a Sant’Antioco, manovale;
Gianni Daga, nato e residente a Cagliari, 30 anni, pregiudicato;
Mattia Fois, nato a Iglesias, 25 anni, residente a Sant’Antioco, pregiudicato;
Jonathan Pirina, nato e residente a Cagliari,25 anni, pregiudicato.
Agli arresti domiciliari:
William Abis, nato a Cagliari, 28 anni, residente ad Assemini, tipografo;
Rabab El Marouany, nata in Marocco, 20 anni, residente a San Giovanni Suergiu, studentessa;
Filippo Virgilio Falchi, nato e residente a Cagliari, 23 anni, pregiuidicato;
Con obbligo di dimora:
Francesco Corona, nato a Cagliari, 33 anni, residente a Sinnai;
Matteo Corona, nato a Cagliari, 27 anni, residente a Sinnai;
Roberto Bollea, nato e residente a Cagliari, 51 anni, operaio;
Nicola Cuccu, nato e residente a Cagliari, 40 anni, imprenditore;
ll gruppo dei cagliaritani era gestito da Jonathan Pirina e Roberto Bollea che controllavano le piazze dello spaccio di Cagliari della Marina e di via Premuda, avvalendosi della collaborazione di numerosi giovani, tra cui alcuni minorenni.
Il gruppo di Sant’Antioco era diretto dal pregiudicato Enrico Cabras, spalleggiato da Mattia Fois e dalla fidanzata di Cabras, una ragazza di origine marocchine residente a San Giovanni Suergiu;
Anche questi tre si avvalevano di pusher minorenni e vendevano lo stupefacente tra gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori di Sant’Antioco, ed è stato accertato che tra i consumatori vi erano diversi ragazzi anch’essi minori di età.
Pirina, attualmente sottoposto all’obbligo di dimora, vero boss del quartiere Marina, una figura di primo piano dello spaccio a Cagliari, venne tratto in arresto per tentato omicidio nel marzo 2015, quando per il predominio della piazza tentò di affogare un suo pusher.
Il p.m. Danilo Tronci della D.D.A. di Cagliari ha indagato 26 persone e per 13 di queste ha richiesto l’emissione di una misura cautelare; il G.I.P. dr. Giovanni Massidda ha concesso 13 misure cautelari, riconoscendo per tali persone la pericolosità sociale.
Nel corso delle investigazioni, in vari episodi a conferma dell’impianto accusatorio generale, sono stati già eseguiti 6 arresti in flagranza e una deferimento in s.l. con il contestuale sequestro di 1,4 kg di sostanza stupefacente tipo. Le indagini hanno altresì consentito l’arresto di un latitante.