“Cagliari, movida lenta: nella stessa serata figli, genitori e nonni”

L’analisi di Gianni Boy, tra gli organizzatori del locale Evoque, Pr di tante serate notturne: “A Cagliari il problema della movida è che nella stessa sala in discoteca trovi genitori, figli e nonni. I giovani non hanno veri spazi per i loro svaghi”


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“Il problema della movida di Cagliari è che nella stessa serata in discoteca ci sono genitori, figli e nonni”. Questo, l’aspro commento di Gianni Boy, uno degli organizzatori del locale Evoque, (ex Caffè del Cambio, Viale Bonaria a Cagliari), sulla movida cagliaritana. Gli spazi non hanno più target di età. “I ragazzi dai 15 ai 18 anni dovrebbero avere i propri spazi, continua. Bisognerebbe proporre nuovamente le prime serate a loro dedicate come si faceva un tempo e dedicare lo spazio dopo l’una, dai 20 anni in su”.

Per questo motivo, le persone dai 25 anni si spostano in locali alternativi dove c’è musica e dj set. “ Questi locali però non hanno i permessi per poter far ballare  clienti. Ma visto che Cagliari non propone alternative, è necessario quindi regolamentarli, continua. Inoltre, l’amministrazione non da la possibilità alle persone di poter scegliere dove andare. Vogliono che i ragazzi si divertano solo in determinate zone”.


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