Sette Vizi, scontro sugli ingressi: “Perle di Pinna, soltanto bugie”

L’attacco del graffiante Antonio Andrea Pinna: “Assurdo, ai Sette Vizi il buttafuori non mi ha fatto entrare perchè non avevo prenotato”. La replica dell’organizzatore Roberto Loi: “Eri da solo nel privè, non sei una star, devi pagare il biglietto come tutti gli altri”


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L’Oasi dei Sette Vizi contro le Perle di Pinna. Lui, il satirico graffiante di Fb, Antonio Andrea Pinna, che accusa: venerdì sono andato all’Oasi dei 7 Vizi e mi hanno negato l’ingresso. E Roberto Loi, òorganizzatore delle serate di dance, che nella replica lo gela: eri da solo nel privè, hai fatto un post denigratorio solo per farti pubblicità. Qui l’attacco delle Perle di Pinna:” Cagliari è una città bellissima. Molto più di quanto si pensi e si dica in giro. La Sardegna, a dire il vero, è bella tutta, ma per motivi “storici” veniamo spesso riassunti in quell’angolo di paradiso milionario denominato “Costa Smeralda”. Questo, con gli anni, ha generaro una sorta di insicurezza su chi, come Cagliari, da quella zona è ben lontano. E quindi anni e anni a pubblicizzarsi per ciò che si possiede, non a discapito del nord dell’isola, ma semplicemente a ragion del vero: la costa sud non ha nulla da invidiare a quella nord.
Questo complesso di inferiorità, questi milioni di euro, dollari e rubli che a noi mancano, dovrebbero spingere i miei concittadini ad aprirsi al turismo.
Venerdì, però, ho avuto prova dell’esatto contrario.
Dovevo andare a ballare, così, intorno alle 23, abbiamo ben pensato di andare in un locale che, a quanto dicono, è carino per bere un drink prima della serata vera e propria. Il locale si chiama “L’oasi dei sette vizi”. Sta sulla spiaggia di Quartu Sant’Elena, non lontano da casa mia, quindi mi son detto “Perché no?”. Ero con 3 amici e un’amica, abbigliati tutti e 5 in maniera normalissima: io di nero, gli altri in jeans e tshirt. Un gruppo di ragazzi comunissimi, a vederci, poi io lo so che sono pazzescah ma questo è un altro discorso. Comunque, parcheggiamo, arriviamo all’ingresso sobri e seri come raramente nella vita, e veniamo RIMBALZATI. Il buttafuori, senza nessuna titubanza, ci chiede “Avete prenotato?”. Io sono caduto dal pero, perché per bere un drink in piedi sulla spiaggia cosa minchia dovrei prenotare, le mattonelle orrende su cui poggiare i piedi? Così ho risposto “No” e lui ci ha comunicato che non saremmo potuti entrare.
Molto bene. Ora io non voglio fare quello che si crede figo e che elenca i nomi dei locali in cui manco paga da bere, anzi, voglio proprio fare finta di non essere io vittima di una discriminazione senza senso e usare questa storia come esempio. Premesso che la gente dentro era tutto fuorché “selezionata” (potrei elencarvi 2 o 3 outfit da far rigirare nella tomba Yves Saint Laurent ma pure nel suo letto il designer di Monella Vagabonda), una domanda: ma se fossi stato un milionario? Io vado in Sardegna in vacanza, chiedo di entrare in un locale e sono il figlio di un Emiro. Maglia nera, pantalone nero, scarpa nera, abbronzatissimo quindi con l’epidermide arabeggiante, e 480 milioni di dollari sul conto in banca. E voi non mi fate entrare? Ma siete rincoglioniti?
A me di base il rimbalzo ha fatto molto ridere, cioè gli ho proprio riso in faccia, e devo ammettere che non mi sono adirato perché ormai queste esperienze FANTASY mi rallegrano le giornate. Il punto però è che gli amici tamarri dei buttafuori entravano come fossero delle star di Hollywood mentre degli ipotetici turisti come noi sono stati spediti via senza troppe spiegazioni.
Quando leggo, sento o, in questo caso, vivo queste storie mi sento di dire, con molto sconforto, che i soldi della Costa Smeralda qua non ci verranno mai. E che è giusto così, perché quando avevo 20 anni sono entrato al Billionaire (che mi fa cagare, sia chiaro, ma lì ha senso una selezione) soltanto sorridendo, e a Quartu Sant’Elena per bere un mojito sulla spiaggia devo essere amico di un buttafuori. Sapete che c’è? La povertà a questo punto ve la auguro”. 

Questa invece la replica di Roberto Loi, sempre su Fb: “Ringrazio il post DENIGRATORIO DELLE PERLE DI PINNA sull’Oasi dei Sette Vizi.. Alludendo al fatto che VENERDI non e’ stato fatto entrare.. IO INVECE CONFERMO CHE ERA NEL PRIVE’ DIETRO LA CONSOLLE ! I 268 MILA LIKE CHE HAI NELLA TUA PAGINA SON BEN DIVERSI DALLA VITA REALE IN QUANTO IO TI HO VISTO SOLO ! PUOI ANDARE I TUTTI LOCALI DEL MONDO DOVE DICI TU E NON PAGARE (SE FOSSI BELEN RODRIGUEZ POTREI ANCHE CAPIRLO) NON SEI UNA STAR, PER NOI SEI UGUALE A TUTTI GL’ ALTRI..! Poi se hai messo il post per farti pubblicità caschi male”.