Manno, Deledda e S.Alenixedda: genitori beffati, sì al dimensionamento

Nonostante il ricorso al Tar, il MInistero conferma il piano dei trasferimenti. Protesta dei genitori sotto la Regione, che invece aveva detto di accogliere la sentenza


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A Cagliari l’anno accademico 2013/2014 comincerà secondo il dimensionamento scolastico previsto dalla delibera regionale del 27 giugno scorso. Nonostante il ricorso accolto dal Tar, presentato da genitori e professori delle scuole di Sant’Alenixedda, Manno e Deledda. “Il Ministero – ha spiegato Francesco Feliziani, vicedirettore generale dell’Ufficio scolastico regionale – andrà avanti con l’attuazione della delibera che prevede l’accorpamento di alcune scuole. Non si può tornare indietro proprio ora che l’anno accademico é cominciato: non sarebbe possibile dal punto di vista giuridico e pratico. Chiedo subito alla Regione l’apertura di un tavolo tecnico per un approfondimento della grave situazione che si é venuta a creare. Nel frattempo abbiamo ricorso in appello al Consiglio di Stato per chiedere una sospensiva della sentenza”.

Intanto sotto l’edificio dell’Ufficio scolastico regionale, in viale Regina Margherita, si svolge la protesta di studenti e genitori con tanto di striscioni: “No al dimensionamento”. Sono circa una trentina i manifestanti, che in sostanza chiedono di dare seguito alla sentenza del Tar. Alcuni di loro sono stati ricevuti da Feliziani che spiegherà il perché si proseguirà con l’accorpamento degli istituti scolastici.

Secondo Feliziani si tratta di un “processo irreversibile, e tornare indietro vorrebbe dire creare il caos per tutte le scuole di Cagliari. Ma non si potrebbe fare perché i giudici amministrativi hanno annullato due delibere, ma non quella del 27 giugno che istituisce il dimensionamento scolastico. La responsabilità di questa situazione di incertezza é tutta della Regione”.

Il 10 settembre scorso la Giunta regionale ha deliberato di adempiere alla sentenza del Tar presentata dai genitori delle scuole interessate. “In questo modo la Regione – continua Feliziani – sconfessa non solo il suo operato, ma anche quanto fatto dall’USR in un’ottica di conservazione dello stato di fatto e di piena collaborazione istituzionale, a pochi giorni dall’inizio delle lezioni. Una delibera che aumenta ancora di più le tensioni da parte di chi si aspetta l’inizio delle lezioni secondo quanto stabilito dalle sentenze del Tar, che per ora non possono essere attuate”. I tempi, secondo l’Ufficio scolastico regionale, sono ormai stabiliti, e i provvedimenti tardivi potranno essere presi in considerazione, nella migliore delle ipotesi, nel prossimo anno scolastico.


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