Uno studente disperato: “Siamo salassati dalle tasse universitarie”

Il racconto di un ragazzo dell’ateneo cagliaritano


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“Buongiorno, sono uno studente dell’Ateneo di Cagliari, e vi scrivo per segnalare l’esagerato aumento delle tasse universitarie.
Da quest’anno il calcolo delle tasse avviene in base a nuovi parametri (ISEE/ISEEU), e ciò ha portato ad aumenti vertiginosi delle stesse.Io,ad esempio, se l’anno scorso ho pagato in tutto 470€, quest’anno ne pago più di 1000 (escluse eventuali sovrattasse di discontinuità ecc…).
In questi giorni è arrivata la terza rata, da pagare entro il 2 maggio e,per molti, risulta essere diversa,ovviamente più alta, da quella indicata nell’autocertificazione.La segreteria studenti giustifica l’aumento con il ricalcolo (non comunicato agli studenti) di una voce relativa alla terza rata (voce ” incremento per iscrizione fuori corso” ), passata, nel mio caso, da 40 a ben 150€.
Quello che mi chiedo è : visto che l’autocertificazione indica l’ammontare delle tasse da pagare, permettendo alle famiglie di essere a conoscenza,con largo anticipo,dell’entità dell’esborso, può l’università aumentarle senza farci sapere nulla e alla richiesta di spiegazioni addurre motivazioni e criteri misteriosi?
Inoltre, il calcolo delle tasse avviene anche sulla base di nuove fasce di reddito : in particolare vorrei segnalare la fascia 19, che va da 26.000,01€ a 79.748,23€. In base a questa fascia, chi ha l’ISEE/ISEEU  da 26.000,01 paga tasse come chi invece dichiara quasi 80.000€ ? Roba da matti!
Infine, segnalo l’impreparazione di molti (non tutti) dipendenti della segreteria (che dovrebbero essere molto preparati, visto la mole di tasse che gli studenti pagano), i quali, spesso, non sanno rispondere correttamente ai quesiti che vengono loro posti. Oltretutto, il medesimo quesito riceve ,spesso, risposte differenti e talora contrastanti, a seconda della segreteria a cui ci si rivolge.
Questi sono solo alcuni dei problemi dell’università cagliaritana,dove,in sostanza,le tasse aumentano vertiginosamente ma i servizi non solo non migliorano ma diminuiscono, anzi alcuni necessari proprio non esistono, come il corso per superare l’idoneità linguistica nella facoltà di Giurisprudenza.Nasce spontanea una domanda di marzulliana memoria: dove e come vengono spesi i nostri soldi?!”


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