Cagliari, terrore in via Sassari: “Uno straniero mi ha aggredito e minacciato di morte”

Il racconto di Mauro Marano: “Ero in auto, il ragazzo di colore ha attraversato senza guardare e per poco non l’ho investito. Mi ha raggiunto al semaforo di via Sassari e ha cercato di aprire la portiera, poi ha preso a calci la macchina”. L’uomo ha denunciato tutto ai carabinieri


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Un sabato sera di pura paura, quello che ha vissuto Mauro Marano nell’area tra piazza del Carmine e via Sassari. L’uomo ha già presentato e firmato una dettagliata denuncia ai carabinieri. Alla guida della sua automobile ha rischiato di investire “un ragazzo di colore che stava attraversando la strada senza guardare”. Sarebbero volati un paio di insulti “reciproci”, ma dopo pochi minuti la situazione è degenerata. E, nel documento ufficiale depositato in caserma, si legge chiaramente “danneggiamento aggravato e minacce”.

 

Il fatto – sempre stando alla denuncia – è accaduto sabato 22 settembre 2018 verso le 22. Marano aveva appena messo in moto la sua Volkswagen dopo averla lasciata parcheggiata in piazza del Carmine. “Mi stavo dirigendo verso la vicina via Sassari quando all’improvviso un cittadino extracomunitario ha attraversato la strada rischiando di essere investito. Ho frenato, evitando l’impatto, gli ho detto di stare più attento” e per tutta risposta “mi ha fatto il dito medio. Ho replicato mandandolo a quel paese e sono ripartito”. Ma, a quel punto, arriva l’aggressione: “Mi ha raggiunto al semaforo all’incrocio tra via Sassari e via Roma, ha preso a calci e pugni l’automobile, danneggiandola, cercando di aprire ripetutamente lo sportello. Mi ha detto di uscire fuori e che mi avrebbe ammazzato”, prosegue Marano, “appena la strada si è liberata sono ripartito e, superata la stazione, ho contattato i carabinieri”. Il cagliaritano fornisce anche una descrizione del tipo: “Carnagione scura, sicura etnia africana, alto circa 1,85 metri, capelli corti e barba incolta” e vestito con “un paio di bermuda di colore scuro, una felpa con cappuccio, ciabatte nere e un grosso anello alla mano”. Oltre all’aggressione ci sono da aggiungere anche i danni alla vettura, “ancora da periziare”. Marano si chiede: “Cosa sarebbe successo se avessi avuto in macchina un bambino o la mia anziana madre? Perché quella zona ormai impraticabile non è pattugliata 24 ore su 24? Dobbiamo aspettare il morto o lo stupro ? Va benissimo la solidarietà del sindaco al cittadino senegalese che è stato insultato al pronto soccorso ma anche noi avremmo bisogno di solidarietà e vicinanza da parte delle istituzioni”.