Cagliari, “spese pazze” al Brotzu: il caso in Regione

Interrogazione del consigliere regionale del Pd, Lorenzo Cozzolino


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Cagliari, perplessità sulla deliberazione, 167 del 26 settembre scorso, adottata dal direttore generale dell’azienda ospedaliera di via Peretti, Antonio Garau. L’oggetto riguarda l’adozione di un piano di riorganizzazione e riqualificazione del Servizio tecnico logistico del Brotzu. Una decisone che secondo Lorenzo Cozzolino, consigliere regionale del Pd, “è frutto di una logica perversa che va ben oltre la normale amministrazione richiamata a più riprese da precise circolari assessoriali”.

Secondo l’esponente del Pd, che sul caso ha presentato un’interrogazione rivolta al presidente Pigliaru e alla sua Giunta, “la deliberazione in oggetto appare in stridente contraddizione sotto il profilo della buona amministrazione, in quanto esistono all’interno dell’azienda le figure professionali qualificate per coprire buona parte degli operatori necessari e per consentire al Servizio Tecnico Logistico di operare nel pieno delle sue funzioni, senza ricorrere ad onerose gestioni esterne”. Una decisione che “sembra essere frutto di una logica perversa – continua Cozzolino – adottata dalla Direzione generale ospedaliera, che ha favorito il determinarsi di una carenza organica di operatori preposti all’ufficio tecnico. Non si capisce, altrimenti, come nel tempo si sia assistito ad una sistematica, quanto irrazionale, opera di sfoltimento del personale addetto a questo Servizio, facendolo transitare nei ruoli degli Oss, grazie a mirate deliberazioni adottate nel  2012 e il 2013. Oltretutto la deliberazione appare intempestiva in vista dell’adozione da parte del Consiglio regionale di importanti provvedimenti in materia di riforma sanitaria, riduzione delle Asl, contenimento della spesa sanitaria, in ossequio ai principi della spending review”.

Con l’interrogazione, l’onorevole Cozzolino chiede a Pigliaru e all’assessore alla Sanità Arru “se siano a conoscenza della deliberazione in oggetto e nel caso se non ritengano di dover intervenire per evitare che questa sospetta frenesia amministrativa del direttore generale possa determinare vincoli finanziari onerosi per diversi anni all’azienda ospedaliera, sicuramente evitabili col ricorso alle professionalità già inquadrate in organico e inopinatamente fatte transitare ad altro ruolo”. E infine “se risponde al vero quanto denunciato dalle forze sindacali in merito alle modalità con le quali si è proceduto, in periodo feriale, ad stipulare un appalto dispendiosissimo, parrebbe per una durata settennale, per la farmacia interna che pareva invece avviata all’eccellenza”.


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