Cagliari, ragazzini fuori controllo e alcol a fiumi alla Marina: “Ecco i risultati della ‘movida’ di Zedda”

Dopo il gruppo di minori, trovati ubriachi dalla polizia e riaffidati ai genitori che “non sapevano nulla”, nel rione portuale riesplode il tema dell’alcol “facile”. Residenti e commercianti concordano: “Market aperti anche di notte e controlli insufficienti, il divertimento notturno porta a questi risultati”


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Una bottiglia di birra, spesso, è sin troppo “leggera”: tra i ragazzi che frequentano il rione della Marina vanno per la maggiore altri tipi di alcolici, come cocktail e, in alcuni casi, anche vodka. Prova ne sono le bottiglie ritrovate, quasi ogni mattina, scaraventate per le stradine del quartiere portuale. Ieri la notizia dei minori ubriachi “pizzicati”dalla polizia: molti arrivavano dall’hinterland e i genitori, quando sono stati avvisati dagli agenti, sono letteralmente cascati dalle nuvole. Quello che sembra essere il “segreto di Pulcinella”, tuttavia, è che ci sono alcuni locali che tengono aperti anche di notte e vendono alcolici. Impossibile dire con certezza se chiedano o meno la carta d’identità a tutti gli acquirenti, ma per ovviare all’ostacolo basta “mandare avanti” un amico almeno diciottenne e il gioco è fatto. Commercianti e residenti, ancora una volta, sono sul piede di guerra: tra baristi storici che vedono scorrazzare gruppetti di giovanissimi che, bene andando, urlano nel cuore della notte, e chi da anni ha fatto della “lotta alla movida” una questione di vita, ce n’è davvero per tutti i gusti (della polemica).
“Ci sono dei market che vendono alcolici a tutte le ore, vedo entrare tantissimi ragazzini. I controlli sono ancora insufficienti”, afferma Sandro Mascia, storico barista della Marina, “i giovani ubriachi prendono a calci le automobili e fanno casino. Anche le famiglie hanno le loro responsabilità, non possono lasciare i figli allo stato brado”. Enrico Marras, presidente del comitato “Ruomore? No, grazie” non si lascia certo sorprendere dagli ultimi fatti: “Un anno fa sono stato coinvolto in una rissa tra stranieri che litigavano per soldi, proprio sotto casa mia in via Principe Amedeo. Ecco l’errore di Zedda e della Cilloccu sulla movida, concentrare tutto qui. Quando abbiamo fatto notare i problemi, i signori dell’amministrazione comunale ci hanno detto che eravamo visionari. La verità è che qui, ormai da troppi anni, ogni notte è un miracolo riuscire a prendere sonno”.