Cagliari punta su Cragno e Joao Pedro: due trascinatori per battere il Chievo

La squadra veneta è composta da sei vecchietti che si avviano ai 40 anni ma risulta sempre ostica per i rossoblù. Speriamo bene. E cambiamo nome allo stadio provvisorio: Arena sa di sabbia e si è visto che ce n’è fin troppa in campo


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di Nanni Boi

Il Chievo per il Cagliari è sempre stato un avversario odioso più che rognoso. Sia negli incontri giocati in Sardegna che in quelli al Bentegodi. Perché limitandoci alle gare giocate dalle nostre parti nel massimo campionato, sembra quasi impossibile che la squadra veronese sia riuscita a vincerne ben 5 e a pareggiarne 2. Vero è che le quattro vittorie sono state scandite da tre poker di gol, ma di certo non è il massimo della vita. Anche perché un conto è perdere con nomi di spicco, altro con una squadra che ha sempre navigato nelle zone medio basse e che si presenta regolarmente con cinque o sei vecchietti ultratrentacinquenni. Il portiere Sorrentino e il difensore Dainelli sono addirittura più vicini ai 40, poi ci sono il croato CesarGamberini e l’ex rossoblù Gobbi (peraltro sempre in gran forma) che ne hanno 36. In attacco l’oriundo sardo Pellissier è anche lui a quota 38. Magari non giocheranno tutti ma, insomma, uno come Meggiorni che ha superato i 32 passa per pischello. Dal punto di vista del bilancio la società si è portata avanti cedendo l’attaccante Inglese per 10 milioni al Napoli ma tenendolo ancora un anno in prestito (non vorrei gufare i partenopei, ma mi ricorda un altro investimento sballato di non molto tempo fa).

L’allenatore Maran è uno tosto che ha fatto un lunga gavetta e che ha sempre presentato squadre combattive. Già, ma il Cagliari? Quale contraccolpo potrà avere dopo l’inatteso ko dell’altra sera contro il Sassuolo? Sicuramente metterà tutto l’ardore possibile per cancellare subito quella sconfitta, ma il problema vero è quello della gestione delle forze. Pavoletti è stanco, ma secondo Rastelli solo giocando può rimettersi in sesto. Pensiero condivisibile se il fisico regge. A giudicare dall’affaticamento muscolare riportato mercoledì è indubbiamente a rischio. Non so se sia il caso di rischiare di perderlo per un lungo tempo. Nelle sue condizioni ci sono Capuano e Cigarini, anche loro costretti a fare gli straordinari dopo tanti mesi di inutilizzo e quindi a rischio stiramenti. Andreolli invece ha già pagato il conto e guarda caso era anche lui fra coloro che l’anno passato sono rimasti a guardare. Il Cagliari deve ripartire dall’ottimo stato di forma di Cragno e Joao Pedro. Il brasiliano è stato un trascinatore e sembra in grado di caricarsi sulle spalle i compagni. Sembrava così anche di Sau ma stranamente mercoledì è stato mandato in panchina. Speriamo bene. E cambiamo nome allo stadio provvisorio: Arena sa di sabbia e si è visto che ce n’è fin troppa in campo.


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