Cagliari, “Notti Colorate” con beffa: “Meno corse del Ctm, il Comune non ha guardato gli orari”

L’attacco di Michele Vacca dell’Utp Sardegna: “Le linee 30, 31, M e 9 con meno corse e sovraffollate. La prossima volta chi vorrà arrivare a Cagliari prenderà l’automobile, se serve parcheggiando in divieto di sosta” 


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Un “errore di comunicazione” tra il Comune e il Ctm? Probabile: le “Notti Colorate” imbastite dalla Giunta Zedda – ieri l’ultimo giovedì estivo con i negozi aperti sino alle 24 – hanno portato gente in giro, ma anche disagi a livello di trasporto pubblico. Una “beffa”, se si pensa che il socio di maggioranza del Ctm è proprio il Comune. Così appare dalla denuncia di Michele Vacca, referente dell’Utp (Utenti trasporto pubblico) per il sud Sardegna: “È lodevole che gli amministratori abbiano invitato la popolazione ad usare i mezzi pubblici. Viene però da pensare che, chi ha organizzato un evento che richiama così tante persone, non abbia guardato gli orari dal sito Ctm. In estate il numero di corse giornaliere totali scende del 12%, e, dell’88% di corse rimaste, molte vengono dirottate sulle linee estive per il Poetto. La linea M con frequenze di 25 minuti già dalle 22; le linee 30 e 31 con una frequenza che è già scesa da 10 a 15 minuti per tutta la giornata vengono ulteriormente ridotte a 20 minuti già dalle 20, lasciando a terra molti passeggeri”. 

 

Vacca snocciola anche altri dati: “Anche la corsa delle 0:05 del 9 spesso è partita in ritardo e sovraffollate. L’idea di prolungare le corse fino alle 0:30 ha avuto un ottimo successo, ma la frequenza di un’ora del 30 (partenze da Piazza Matteotti alle 22.30, 23:30, 0:30) ha determinato attese eccessive, sovraffollamento nelle vetture e passeggeri che, rimasti a terra, si sono dovuti chiamare un taxi. È evidente che, le persone poco propense ad usare il mezzo pubblico ma che hanno seguito il consiglio del Comune, dopo un’esperienza del genere verranno a Cagliari in auto, parcheggiandosi in divieto visto che non trovano posto e parlando malissimo del Ctm. Dato che in estate la città non si svuota più come negli anni ’60, che i lavoratori turnisti e quelli che finiscono tardi hanno necessità di rientrare e che ci sono sempre più turisti, è necessario che la Regione non riduca più le frequenze nel periodo estivo e che il Comune paghi dei servizi aggiuntivi di trasporto in occasione di questi eventi che richiamano tantissime persone”.