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Il lavoro che non c’è, a Cagliari, riguarda un esercito di persone. Sono 31mila i disoccupati: giovani, madri di famiglia e 50enni rimasti all’improvviso a spasso. Mentre nel ricco Nord aumentano i contratti, nell’Isola tantissimi devono fare i conti con il portafoglio vuoto. E, forse, può essere anche spiegato così l’altissimo risultato ottenuto dal Movimento 5 Stelle a Cagliari: il 42% di chi è andato a votare ha fatto una ics sul simbolo dei pentastellati. Che hanno, come principale cavallo di battaglia, il reddito di cittadinanza.
Difficile prevedere se il progetto diventerà realtà, non solo perché il nuovo governo è ancora un punto interrogativo ma anche perché bisognerà trovare le coperture economiche (servono almeno 15 miliardi). Non si tratterebbe, eventualmente, di soldi “regalati”: per usufruire del reddito di cittadinanza ipotizzato dai pentastellati bisogna rimboccarsi le maniche e, attraverso i centri per l’impiego, svolgere qualunque lavoro, anche di pubblica utilità. Ma l’idea di poter contare su almeno 780 euro al mese se non si guadagna nemmeno un centesimo sembra affascinare molti di quei cagliaritani che hanno votato i “grillini”.