Cagliari, Massidda: “Circondato da giovani stranieri in via Maddalena, ho avuto paura”

Il racconto choc del capogruppo dell’opposizione in Comune: “Forse volevano solo intimorirmi, era tarda sera e ho provato una brutta sensazione di insicurezza”. Sul furto del cellulare a Gigi Riva: “Un sardo non l’avrebbe mai fatto, basta col business dell’immigrazione. Zedda non tutela i cittadini” GUARDATE la video intervista


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Emergenza sicurezza in città? “Sì, e tanta. Qualche giorno fa, in via Maddalena, sono stato circondato da dei ragazzi stranieri. Forse volevano solo intimorirmi, ma ho provato una fortissima sensazione di insicurezza. Sono un uomo che sa difendersi, ma una donna cosa potrebbe fare?”. Una testimonianza choc, quella di Piergiorgio Massidda, capogruppo dell’opposizione in Comune. Lunghissimi minuti di paura vissuti a un tiro di schioppo da quella piazza del Carmine ormai ex salotto buono di Cagliari. “In città la sensazione di insicurezza è in continua crescita. Spiace per il furto subito da Gigi Riva, nessun sardo o italiano avrebbe mai osato tanto”.
Per Massidda i problemi sono più di uno, legati tra loro: “I migranti che scappano dalla guerra devono essere accolti, non quelli economici. Qui i controlli non ci sono, alcune cooperative e onlus fanno affari, altro che volontariato. Come per l’hotel di Bosa, acquistato e riaperto solo per accogliere immigrati. Anche i più ignoranti capiscono che c’è dietro un business”. Zedda può fare qualcosa? “Deve avere il coraggio di tutelare i suoi cittadini. Le telecamere non servono a nulla, servono solo per controllare il traffico e le riprese vengono cancellate dopo tre giorni. La polizia Municipale non può fare molto, anche perchè l’età media degli agenti è alta”. Per il capogruppo del centrodestra a palazzo Bacaredda, però, vale una regola: “No agli eccessi, da nessuna parte. Sbagliato fare una caccia agli stranieri, sbagliato fomentare e promuovere di continuo il loro arrivo”.


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