Cagliari, lavori-beffa a Santa Chiara: “Non potrò vendere carne per un mese”

Valerio Demicelis gestisce da quattro anni il box ereditato da suo padre. Per almeno un mese l’incasso previsto è pari a zero: “Non posso spostarmi in piazza Yenne, la carne non può restare sotto il sole. Per me è un grave danno economico”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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Pochi metri di distanza – dall’interno del mercato di Santa Chiara a piazza Yenne – che, nei fatti, sono pari a migliaia di chilometri per Valerio Demicelis. Trentacinque anni, di Serramanna, è lui ad aver preso dal padre le redini, nel 2014, dell’unico box di carne: “Non posso venderla all’esterno perché non mi danno un banco frigo. Tenere la carne all’aperto non è fattibile, devo stare fermo almeno un mese continuando a pagare tutte le spese fisse”, commenta, amareggiato, Demicelis. Andare in un altro mercato? “Inutile e non conveniente, io ho i miei clienti abituati a venire a trovarmi qui”.
Non è la prima volta che il mercato di Santa Chiara subisce un intervento di restyling – per quanto quello previsto nelle prossime settimane si configura come una “rivoluzione” -. “Tutte le altre volte hanno svolto i lavori per porzioni, prima una metà e poi l’altra con noi venditori trasferiti tutti da una parte e potendo continuare a lavorare. Stavolta hanno detto che non è possibile. Una scelta che mi infastidisce”, ammette il macellaio, “proprio perché, in passato, erano state trovate soluzioni” differenti dalle casette di legno, in stile natalizio, previste in piazza Yenne.